FdI-AN: l’assessore all’Agricoltura non dimentichi degli agricoltori silani

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Incredibile l’odissea che da circa 4 anni vede i pataticoltori silani come protagonisti. - Lo si legge in una nota stampa di FdI-AN Sila e Presila - Le vicende hanno inizio nel 2009 quando le premature nevicate hanno recato danni irrecuperabili al raccolto che di fatto è rimasto nel terreno senza alcuna possibilità di poterlo recuperare.

Dopo varie richieste e stime dei danni, il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali nel maggio del 2010 (G.U. n. 112) decreta l’effettivo stato calamitoso dei comuni silani e presilani; a questo punto nel 2010 la giunta Loiero con Legge Regionale n. 8 del 26/02/2010 delibera quanto segue:

“La Giunta regionale è autorizzata a finanziare interventi urgenti diretti a fronteggiare i danni causati al settore agricolo dagli eventi calamitosi di cui alla deliberazione della Giunta regionale n. 793 del 27 novembre 2009, per un importo massimo di euro 4.000.000,00, da erogare a titolo di anticipazione a valere sulle risorse allocate all’UPB 2.2.04.08 (capitolo 5125201) dello stato di previsione della spesa del bilancio 2010”.

Nel frattempo assistiamo al cambio di governo alla Regione Calabria e da subito l’attuale Assessore all’agricoltura Michele Trematerra prende piede sull’altopiano garantendo l’arrivo dei fondi che avrebbero aiutato le aziende che nel frattempo si trovavano già in gravissima perdita.

Il contentino non tardò ad arrivare, un “acconto” lo chiamavano in Regione, ma adesso a distanza di anni i nostri Agricoltori - denuncia i FdI-AN di Sila e Presila - si trovano nelle condizioni di dover elemosinare ancora una volta ciò che a suo tempo era stato concesso in termini di diritto.

L’Assessore Trematerra si sarà dimenticato degli agricoltori silani? No.

La verità è che ha ribadito la probabilità di ricevere la somma restante prendendone dovuto impegno, solo prima delle elezioni europee che vedevano il padre, Gino Trematerra, impegnato in campagna politica per la poltrona di Bruxelles; visti poi i risvolti negativi che ha avuto alla resa dei conti, la storia degli agricoltori che oggi più che mai hanno bisogno di quei soldi, è finita ancora nel dimenticatoio.

“Non vorremmo pensare – ironizzano i componenti di FdI-AN - che l’Assessore abbia usato questo “strumento” per racimolare un po’ di voti al suo caro papà”.

Nel frattempo gli agricoltori non si scoraggiano e soprattutto non si dimenticano, specie in una campagna come questa dove si prospetta un prezzo di mercato ai minimi storici e dove la chiusura dei mercati Russi a causa della guerra tra Unione Europea e il paese sovietico, farà in modo che la Francia e la Germania, forti concorrenti di settore avvantaggiati da politiche adeguate rispetto a noi italiani, riversino tutta la loro produzione nel nostro mercato, penalizzando ovviamente la posizione di chi oltre a portare valore aggiunto al paese si spende per il proprio territorio e per uno di quei mestieri di cui gli italiani da secoli ne vanno fieri: l’agricoltura.

Quei soldi anche se in minima parte, potrebbero rappresentare adesso, uno spiraglio di luce per le aziende coinvolte.