Le Clementine di Corigliano approdano in Vaticano
Dalla seconda decade del prossimo mese di novembre, le prelibate e salutari Clementine, frutto per eccellenza di Corigliano Calabro e della Piana di Sibari, faranno il loro ingresso sulle tavole del Vaticano. Un prestigioso traguardo per quanti, operatori del settore agrumicolo e semplici cittadini, ambiscono alla crescita produttiva e socio-culturale della propria terra anche attraverso la conoscenza e la diffusione dei suoi numerosi doni.
In questo solco s’inserisce l’encomiabile idea del produttore agrumicolo locale Aldo Salatino che, nelle vesti di promotore della splendida iniziativa “Adottaunclementino”, ha pensato bene di far diventare Sua Santità Papa Francesco “padre adottivo” di una pianta di Clementine di Corigliano. Il tutto nasce dalla volontà della signora Nicoletta Rossi (titolare, assieme al marito Matteo Scibilia, del famoso ristorante “Osteria della Buona Condotta” di Ornago, in provincia di Monza-Brianza) di offrire in omaggio al Sommo Pontefice, per devozione personale ed in ricordo della recente visita effettuata da Sua Santità a Sibari lo scorso 21 giugno, l’adozione di una pianta di Clementine senza semi.
E così Aldo Salatino, in qualità di titolare dell’Azienda agricola “Perseverantia” e patron del progetto “Adottaunclementino”, si è premurato di scrivere il 26 settembre, per informare dell’iniziativa e chiederne il consenso per l’attuazione, direttamente agli Uffici Vaticani. In data 6 ottobre, ha ricevuto una cordiale risposta dalla Segreteria di Stato, Prima Sezione – Affari Generali, a firma dell’Assessore Mons. Peter B. Wells, con la quale si accoglie l’idea con gratitudine e si specifica che il Sommo Pontefice è “riconoscente per il premuroso pensiero e per i sentimenti di affetto manifestati”.
Le Clementine di Corigliano saranno pertanto inviate al Vaticano il prossimo lunedì 10 novembre. La pianta destinata è la numero 021, a testimonianza del giorno dell’arrivo a Sibari di Sua Santità.