Ncd, Laganà e Vacalebre: esigenza di prendere le distanze dal partito
“È con profondo rammarico, ma con la necessaria coerenza, che prendiamo atto dell’esigenza non più differibile di prendere le distanze da “questo” Nuovo Centro Destra. - È quanto si legge in una nota congiunta dei Presidenti dei Circoli NCD “Mediterraneo” e “Aspromonte” Saverio Laganà e Giovanni Vacalebre -
Otto mesi fa avevamo personalmente assistito alla nascita del Ncd a Roma: un nuovo soggetto politico che avrebbe dovuto raccogliere le istanze di quell’ elettorato che si riconosce negli ideali e nei programmi del Centro-Destra italiano ed in quelli del Ppe.
Ricordiamo ancora con emozione come in quella circostanza l’allora vicepremier Alfano finalmente pronunciava le parole che un uomo ed una comunità’ di Destra vuole ascoltare.
Parlava di patria, di famiglia, di sicurezza, di droghe, di lavoro, toccando tutti quegli aspetti più intimamente legati alla politica della Destra. Quella stessa politica che già da qualche tempo, prima con l’ultima parte del governo Berlusconi, poi con gli esecutivi di Monti e Letta e adesso con quello di Renzi, non ha visto una sola parola di Alfano tradursi in fatti concreti.
E tutto questo a dispetto del fatto che ci sia stato da parte del nostro popolo l’appoggio a questi governi che avrebbero dovuto essere di “unita’ nazionale”, con il compito, quindi, di fare le riforme urgenti per poi andare subito dopo al voto.
Abbiamo soprasseduto al commissariamento della nostra città, ne abbiamo accettato sommessamente la proroga, dandoci come spiegazione che il nostro leader, in qualità di ministro dell’Interno, non avrebbe potuto e dovuto intromettersi.
Abbiamo condiviso lo spirito iniziale della missione “Mare Nostrum”, salvo poi ritrovarci con sbarchi continui di migranti che non sappiamo e non possiamo gestire nel rispetto del vivere civile, nostro e loro.
Abbiamo accettato che si nominasse ministro per gli Affari Regionali l’ex sindaco di un Comune sciolto per dissesto finanziario proprio mentre il nostro ex sindaco veniva giudicato e condannato per un semplice e “comune” disavanzo di gestione.
Insomma, abbiamo fatto buon viso a cattiva sorte persino davanti a scelte inopportune del partito in occasione delle recenti elezioni europee.
Ma ultimamente, dover ascoltare da chicchessia che la politica del Nuovo Centro Destra potrebbe, a livello regionale, prolungare ed ampliare l’esperienza nazionale accanto al Pd, ci ha persuaso che il nostro percorso comune era terminato.
Convinti di essere stati in buona fede attratti dall’idea di rendere un servizio, con alto sacrificio di carattere politico, alla nostra nazione, ma, ormai delusi e traditi da chi invece, evidentemente, aveva altre mire, non esitiamo più neanche un solo minuto a prendere le distanze da questi soggetti per riprendere immediatamente la nostra via che è sempre stata quella del servizio alla comunità con lealtà, onestà e coraggio!”