Regionali, Idm lancia il programma. Tra le proposte la creazione di una moneta calabrese
“La Calabria è un territorio particolare, con la sua identità e le sue specificità. Se la politica non comprende velocemente queste cose apparentemente facili, non riuscirà certamente a dare ai calabresi una possibilità di emancipazione”. E’ quanto afferma Luciano Luciani, responsabile regionale IDM Calabria in merito alla situazione della politica calabrese.
“L’Italia del meridione chiederà il voto alle prossime regionali per i suoi candidati, sulla base di questa semplice contestazione, su un progetto politico, che siamo pronti a far diventare azione sul territorio. Il vero problema per i nostri territori per la quasi totalità rurali, è la incapacità di ritornare ad essere terre di produzioni e di attrattive turistiche. Non sono la mancanza di beni ambientali, storici, culturali, ma è l’incapacità di una classe politica a immaginare per primo la difesa del paesaggio, mortificato e distrutto da azioni solo di sfruttamento e speculazione clientelari.
La prima azione che IDM chiederà al Presidente della regione Calabria, a cui chiederemo un ruolo sia per i voti che prendferemmo, ma anche per la qualità della proposta è di rafforzare e identificare il “ sapere intellettuale collettivo di produzione, fondato su un sistema di interazioni” Questo sapere collettivo attualmente in crisi perché, il tessuto sociale, culturale e economico è frammentato e le politiche di questi ultimi decenni non sono riuscite a ricomporlo. Per questo metteremo in rete le Università, le arti, i mestieri, i giovani le associazioni e tutti i soggetti del territorio per un processo di arricchimento e auto formativo.
La prima strada da intraprendere è la ricomposizione dei paesaggi storici, ambientali e agrari le prime risorse dovranno andare in questa direzione, soprattutto i fondi europei. La seconda azione sarà di formazione e animazione per un processo collettivo di crescita attraverso un piano di piccole imprese, artigiane e commerciali che dovranno ritornare a essere la colonna portante dell’economia calabrese. La terza fase la creazione di una moneta complementare calabrese capace di sostenere il consumo e la produzione facendo a meno del sistema bancario tradizionale”.