Parità, province calabresi: roba da maschi
“Per le elezioni della Provincia di Cosenza, di domenica 12 ottobre 2014, tre uomini hanno presentato le candidature per la carica di Presidente della Provincia.
Per le elezioni della Provincia di Catanzaro, tre uomini hanno presentato le candidature per la carica di Presidente.
Per le elezioni della Provincia di Vibo Valentia, tre uomini hanno presentato le candidature per la carica di Presidente.
Per le elezioni della Provincia di Crotone, finalmente, cambia qualcosa: solo due uomini hanno presentato le candidature.
Dando un’occhiata alle varie liste, ogni tanto si legge il nome di una donna. Verrebbe da chiamarle “intruse”, tant’è vero che sono state escluse da tutt'e quattro i neo consigli delle province calabresi: sono tutti uomini i consiglieri provinciali. Tutti, di tutte le province calabresi. - Lo scrive in una nota stampa Vita Gaetani, Federazione Giovani Socialisti Cosenza-
Eppure, basterebbe, soltanto, attuare l’articolo 3 della Costituzione, entrata in vigore nel ’48 nonché l’articolo 51, che insieme realizzerebbero il “principio della parità di genere sostanziale”.
Qualcosa, però, si muove: sul sito della Regione Calabria si legge che è stata avviata l'acquisizione di curricula di donne disponibili ad assumere incarichi di assessore presso le giunte locali, al fine di creare una banca dati in virtù della legge 56/2014 “Delrio” che, all'art. 1 comma 137, dispone che nella Giunta dei Comuni con popolazione superiore a 3.000 abitanti, nessun dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore al 40% con arrotondamento aritmetico.
La Consigliera Regionale di Parità della Calabria è una donna e, non per caso, valorizza le competenze e la professionalità femminili, segnalando l'elenco ai sindaci calabresi che non potranno più aggrapparsi al disinteresse e indisponibilità delle donne verso gli incarichi politici. Non avranno via di scampo.”