Il “Grande oriente d’Italia” a fianco dell’Avo per la donazione del cordone ombelicale

Calabria Salute
Ferigo

Il cordone ombelicale è vita. Donarlo significa dare una chance di guarigione a chi è in grave difficoltà. La campagna di donazione delle cellule staminali del cordone ombelicale è diventata una vera e propria missione per i volontari dell’Avo (Associazione Volontari Ospedalieri) della Calabria, i quali si occupano di trasportare personalmente le cellule staminali dal Punto Nascita, in particolare da quello del centro Spoke Rossano- Corigliano, presso la Cord Blood Bank “Malagrinò- Morelli” di Reggio Calabria. Un viaggio della speranza che richiede sacrifici economici e personali ai volontari, che per dare una possibilità di guarigione a chi soffre, affrontano più volte a settimana il lungo percorso fino alla città dello stretto. Una missione importante che ha sensibilizzato l’opinione pubblica ed ha innescato proficue sinergie con altre associazioni ed organizzazioni che hanno a cuore la salute dei più bisognosi. In particolare assume rilevanza, la partnership prestigiosa con la Massoneria “Grande Oriente d’Italia - palazzo Giustiniani che grazie all’interessamento del Primo Gran Sorvegliante del Grand’Oriente Antonio Seminario e del Presidente del Collegio dei Maestri Venerabili della Regione Calabria Paolo Colloca ha inteso sposare la causa umanitaria a favore della ricerca e della donazione del Cordone Ombelicale sovvenzionando i viaggi dei volontari verso la Cord Bood Bank di Reggio Calabria.

Una sinergia importante che riempie di gioia e di orgoglio gli Avolini Calabresi, rappresentati dal Presidente Regionale Danilo Ferigo che a tal proposito ha dichiarato: “L’aiuto concessoci ci riempie il cuore di speranza e di entusiasmo, siamo felici che associazioni di tale elevata caratura sposino il progetto umanitario del trasporto delle cellule staminali. Ringrazio a nome di tutti i volontari dell’Avo Calabria il Grande Oriente d’Italia- Palazzo Giustiniani per la sensibilità e la stima dimostrataci. Il loro nobile gesto ci darà la possibilità di continuare a sostenere la nostra missione di trasporto del cordone ombelicale per dare speranza alla vita”.

Per una madre, il giorno più bello della vita è quando nasce un figlio. Donando il cordone ombelicale questo giorno potrebbe diventare il giorno più bello della vita di un’altra mamma, che potrebbe così veder guarire il proprio bambino da una grave malattia. Donare il cordone ombelicale significa donare la vita due volte. Un gesto semplice e gratuito ma troppo spesso sconosciuto ai più. Si necessita dunque di un’azione di educazione nelle giovani madri affinchè sia diffusa la vitale importanza di questo piccolo gesto. Grazie alle cellule staminali contenute nel cordone ombelicale altre vite possono essere salvate. Infatti nel 2013 un bambino di Parigi riuscì a guarire grazie alle cellule staminali di un cordone ombelicale prelevato nel 2012 presso il punto nascita di Rossano e trasportato dai volontari dell’Avo presso la Cord Blod Bank di Reggio diretta da Giulia Pucci. Piccoli gesti che possono generare un vero e proprio miracolo.