Meeting Polizia locale, consegnao il premio POL 2014 ai parenti di vigili ‘vittime del dovere’
La polizia locale si ritrova a Cosenza per il suo Primo Meeting del Sud Italia. si chiama POL 2014 e nasce dall’idea di Ottavio Chiappetta, della Beta Professional Consulting che, complice un riuscito partenariato tra enti pubblici ed aziende private, riesce a tradurre una brillante intuizione in un evento di grande portata e di grandi numeri. Sono infatti ben 260 gli iscritti, segno che l’esigenza di aggiornamento è molto sentita da chi opera nella polizia locale. Ma il pregio dell’iniziativa si rintraccia anche nella capacità di aver costruito un evento che apre al territorio, rafforza il dialogo tra cittadino ed operatori. Gli interlocutori privilegiati sono i bambini. Da loro vogliamo partire per raccontare l’inaugurazione di POL 2014 che ha preceduto l’avvio dei tavoli tecnici.
L’iniziativa, infatti, contempla un progetto con le scuole primarie (classi quarte e quinte) dell’area urbana di Cosenza, che oggi ha vissuto la sua prima fase: il dialogo appunto tra i bambini e il Comandante della Polizia Municipale di Cosenza Ugo Dattis che, qualche istante prima, nel suo saluto istituzionale, rivolgendosi agli scolari che riempivano un’ala dell’auditorium, aveva detto “conto su di voi, come dei veri ausiliari della polizia locale, voi che avete un senso della giustizia e della legalità innati”. E nelle loro domande i bambini delle scuole presenti – in rappresentanza degli istituti comprensivi Gullo, Zumbini, de Matera, Spirito Santo-via Roma e via Negroni – non si sono risparmiati, dimostrando di essere consapevoli di ciò che non funziona proprio come dovrebbe, chiedendo, e nemmeno troppo tra le righe, che la città possa essere come loro la vogliono: bella, pulita, decorosa, rispettosa. Insomma, i bambini, forse più di tanti adulti, hanno capito bene che il ruolo del vigile urbano, come loro ancora amano chiamarlo, è cambiato, è diventato qualcosa di davvero fondamentale per la città, e non soltanto rispetto al traffico che, quasi quasi, diventa marginale.
Lo stesso Vicesindaco Luciano Vigna, nel portare il saluto dell’Amministrazione e della città tutta ai tanti ospiti giunti da diverse regioni, ha evidenziato proprio come la polizia locale oggi “contamini la città rispetto a tutte le sue buone pratiche. La polizia locale è uno strumento fondamentale, un punto di riferimento progettuale, per il governo del territorio, tanto più in questa fase di evoluzione dei compiti di un’Amministrazione”.
Ecco l’esigenza di rinnovarsi nella professione e di migliorarsi. La segretaria generale dell’ANVU (Associazione Polizia locale d’Italia) Silvana Paci, nell’apprezzare l’iniziativa, ha voluto subito auspicarne la continuità. “La nostra associazione – ha detto – è impegnata in tutta Italia nella realizzazione di eventi formativi e di progetti che aiutino i cittadini a capire come circolare sulle strade. La polizia locale è il primo baluardo a tutela delle nostre città, il primo punto di riferimento per i cittadini. La nostra risposta deve passare attraverso giornate di studio come queste che aggiornano e rafforzano le competenze”. Allo stesso modo Marco Ambrogio, in rappresentanza dell’ANCI, ha riaffermato come “il valore di un’Amministrazione locale passi anche attraverso un corpo di polizia municipale all’avanguardia, ormai fondamentale per tanti compiti, aldilà delle attività tradizionalmente intese”.
Non ha dubbi nemmeno Osvaldo Chiappetta, “su questo filone vogliamo continuare il nostro impegno – ha garantito - per dare un contributo allo sviluppo di una comunità. I numeri di questa prima edizione, conquistati grazie alla presenza di relatori che esprimono il meglio delle competenze in materia, ci dicono che abbiamo intrapreso la strada giusta. La proseguiremo nell’ottica della formazione continua durante il resto dell’anno, in stretta collaborazione con la polizia municipale di Cosenza, per arricchire ulteriormente di idee e contenuti la prossima edizione”.
L’inaugurazione di POL 2014 è stata accompagnata da un momento molto significativo, il riconoscimento consegnato dai piccoli Azzurra, Rebecca, Riccardo e Andrea, ai familiari di agenti di polizia locale “vittime del dovere”, che è anche il titolo di una interessante mostra allestita nei locali dell’Enoteca del Palazzo della Provincia. A Giuseppe Marino, morto a 42 anni a Reggio Calabria, vittima di un agguato mentre svolgeva il suo lavoro; a Giuseppe Macheda, impegnato nella lotta all’abusivismo edilizio, aveva 30 anni quando è morto per mano della mafia sempre a Reggio Calabria; a Michele Liguori, il vigile della sezione ambientale ucciso dai veleni della terra dei Fuochi; a Franco Fallico, altro vigile testimone di un encomiabile impegno civico e di quei valori di lealtà, forza e devozione che ha lasciato quale impareggiabile eredità.