Sud: Report Curella, consumi famiglie i più bassi da vent’anni
Con ulteriore calo nel 2014 (-1,1%), i consumi delle famiglie residenti nel Mezzogiorno toccano il livello piu' basso da oltre vent'anni. Anche l'attivita' di investimento nel settore privato e pubblico arretra (-2,5%). Per quanto riguarda i beni strumentali, l'edilizia e le infrastrutture a ogni mille euro di spesa d'investimento effettuata nel 2007 ne corrispondono oggi appena 640 (-36%). Fa eccezione l'agricoltura, che non peggiora ma nemmeno migliora. Sono alcuni dei dati contenuti nel ventiesettesimo "Report Sud" realizzato da Diste Consulting per la Fondazione Curella. I numeri dell'industria manifatturiera sono "impietosi" con il valore aggiunto in arretramento del 27,5% rispetto a solo sette anni fa, ma il peggiore di tutti il ramo delle costruzioni, che dal 2007 ha ceduto il 36%. "Il divario tra il Mezzogiorno e il resto del Paese si va accentuando -ha chiarito Alessandro La Monica, presidente di Diste Consulting- e lo confermano molti dati. La nostra previsione per il 2015 descrive una attenuazione nella contrazione del Pil con un -0,5% e sembra quasi che si stia arrestando questo processo di decrescita. Anche l'occupazione dovrebbe subire una frenata nel crollo degli occupati ma si tratta di previsioni. I consumi sono tornati ai livelli di vent'anni fa, gli investimenti sono fermi, il mercato del lavoro è in una situazione drammatica e si continuano a perdere posti di lavoro". Anche le esportazioni, una delle poche note positive dell'economia nel Mezzogiorno, sono crollate. Nel primo semestre 2014 il flusso delle regioni meridionali e insulari si è aggirato attorno a 20 milioni e 323 mila euro (-2,8%). Il calo piu' forte nel comparto energetici grezzi e raffinati, che hanno perso 5 milioni e 271 mila euro (-9,9%). Al netto dell'energia, infatti, l'export nel Mezzogiorno ha raggiunto un valore di 15 milioni e 53 mila euro, un dato molto vicino a quello del primo semestre dello scorso anno (-0,1%).