Circolo PD Catanzaro “E.Lauria”: l’obiettivo di Abramo è quello di desertificare il centro storico

Catanzaro Attualità

L’obiettivo del sindaco Abramo è quello di desertificare il centro storico di Catanzaro. Non si spiega altrimenti l’accanimento contro i cittadini che vi risiedono o che vi lavorano, la protervia di provvedimenti improvvisati e pasticciati nella regolazione della mobilità e dei parcheggi, l’indifferenza nel fare osservare le regole fondamentali del diritto alla agibilità e all’ordine civile della convivenza urbana, salvo poi a scatenare i vigili urbani in ventate di contravvenzioni approfittando del caos creato dallo stesso Comune .” È quanto si legge in una nota de Circolo PD Catanzaro "E.Lauria".

“Uno degli esempi più eclatanti è quello che riguarda la vasta area gravitante intorno a piazza Duomo. I residenti e i commercianti – prosegue la nota - sono stufi e indignati per una situazione che ostacola sia il diritto alla mobilità sia l’esercizio delle loro attività.

Più volte si è tentato di ragionare con il sindaco raccogliendo centinaia di firme di cittadini e offrendo anche la disponibilità, con precise proposte tecniche, a trovare quelle soluzioni che potessero rappresentare un giusto e civile componimento di tutte le esigenze che gravitano sull’area. – Si legge ancora- La risposta è stata un muro di indifferenza venato anche di insofferenza e atteggiamenti di sufficienza verso il diritto alla vivibilità del centro storico di Catanzaro che non è solo “notti piccanti”, sagre paesane o cerimonie per vari pavoneggiamenti.

Siamo l’unica città d’Italia dove invece di favorire lo sviluppo vitale del centro storico ci si adopera per la sua morte.

Una ultima “chicca” è la scomparsa dei cassonetti per la raccolta dei rifiuti urbani. I residenti dell’area gravitante Piazza Duomo sono costretti a girovagare per la città con il sacchetto della spazzatura alla ricerca di cassonetti nelle vie circostanti. Il problema è stato più volte segnalato agli uffici comunali preposti al servizio ricevendo ogni volta motivazioni diverse sul perché della scomparsa, ma sempre con la rassicurazione che si sarebbe provveduto. Solo che è già passato un mese e dei cassonetti neppure l’ombra. – Conclude la nota - Non c’è che dire con questo modo di amministrare la città, al ridicolo non c’è mai fine.”




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