Negozi chiusi per la Seabourn Sojourn. Confcommercio: “Lavorare insieme per lo sviluppo del territorio”
Confcommercio esprime soddisfazione in merito all’ennesimo attracco, nel nostro porto, di una nave crociera, la Seabourn Sojour, avvenuto domenica 26 ottobre. Per l’occasione Confcommercio ha invitato gli operatori commerciali a tenere i propri esercizi aperti, sia pure in una fascia oraria limitata, pur consapevole del sacrificio richiesto ai medesimi ma, allo stesso tempo, della necessità di realizzare un servizio quanto più possibile accogliente ed ospitale per i crocieristi.
A tal proposito ed a fronte del rilievo di un mancato riscontro da parte degli operatori commerciali, Confcommercio vuole evidenziare che, se è vero che bisogna adoperarsi, tutti, per favorire il rilancio turistico del nostro territorio, è altrettanto vero che il conseguimento di tale obiettivo richiede, giocoforza, un’opera di sensibilizzazione ed educazione all’accoglienza turistica, ancora in fase embrionale e, quindi, lungi dal potersi ritenere consolidata.
La strada verso un’idea condivisa di commercio, turismo e, quindi, sviluppo locale, è ancora all’inizio del suo percorso; il processo verso un’accoglienza turistica adeguata e collaudata è in corso di evoluzione e, quindi, suscettibile di miglioramenti ed aggiustamenti.
A tal proposito c’è la necessità di una vera e propria strutturazione di un modello di accoglienza, non di semplici spot. Nei mesi scorsi, in concomitanza degli approdi, le attività hanno sempre risposto positivamente agli appelli lanciati da Confcommercio: basti pensare all’approdo avvenuto il primo maggio con tutte le attività aperte, ma deluse dai mancati introiti.
In questa occasione abbiamo denotato un stizza dimostrata da parte della politica e da parte dell’opinione pubblica, per una non sfruttata occasione per le attività di arricchirsi. Ebbene, non concordiamo con queste facili e superficiali considerazioni da bar: se di turismo si vuole parlare, allora l’azione deve essere, ci ripetiamo, strutturale e condivisa a tutti i livelli; i nostri operatori stanno già facendo la loro parte da un pezzo non possono certo essere additati come non disposti al sacrificio.
Sopravvivere oggi per le nostre imprese è già un successo e noi questo lo sappiamo bene: diamo alla categoria dei piccoli imprenditori la giusta dignità economica e gli strumenti adeguati per poter esercitare decorosamente il proprio lavoro, tenendo presente che la piccolissima impresa rappresenta oggi la nostra unica risorsa.