Morte Sandrino Greco: carabinieri rinviati a giudizio per omicidio volontario
Dopo la modifica del capo di imputazione da omicidio colposo ad omicidio volontario a carico dei due carabinieri Pasquale Greco e Luca Zingarelli, il Gup (giudice per l’udienza preliminare) del Tribunale di Castrovillari, ad esito dell’udienza preliminare celebrata oggi, ha disposto il rinvio a giudizio dei due miliari che verranno processati, il 9 febbraio del prossimo anno dinnanzi alla Corte d’Assise di Cosenza, per l’omicidio del giovane Sandrino Greco, all'epoca 36enne, e contro cui - nella notte tra il 20 ed il 21 gennaio del 2011 - i carabinieri avrebbero esploso contro 21 proiettili con le loro pistole d’ordinanza dopo che non si sarebbe fermato ad un posto di blocco.
Al rinvio a giudizio si è giunti dopo le discussioni del pm, degli avvocati delle parti offese costituite parti civili: gli avvocati Francesca Straticò del foro di Castrovillari per la compagna della vittima ed i loro due piccoli figli; Giuseppe De Marco del Foro di Cosenza e Giovanni Giannicco del foro di Rossano per i genitori della vittima; Antonio Bonifati del Foro di Castrovillari per un altro congiunto della stessa; Ettore Zagarese, avvocato degli indagati. Le parti civili, avvalendosi anche degli elaborati tecnici redatti dai loro periti, hanno confidato nel fatto che il Pm, prima ed il Gup poi, potessero avere una diversa visione dei fatti oggetto del vaglio procedimentale e che condividessero, così come si è verificato, una ipotesi accusatoria più grave di quella in un primo momento formulata.
Di questo risultato i difensori dei familiari della vittima si dicono soddisfatti e precisano che “questo è il primo passo per fare piena luce sugli accadimenti di quella drammatica notte, nonché il primo rilevante atto idoneo ad ottenere piena giustizia per la morte di un giovane ragazzo e per l’inconsolabile dolore nel quale, tale evento, ha lasciato tutto il suo contesto familiare”.