Regionali, Wanda Ferro alla presentazione delle liste: “Correrò a mani libere”
Una sala gremita e carica di entusiasmo ha accolto a Cosenza la conferenza di presentazione dei candidati di Forza Italia e della Casa della libertà che sosterranno Wanda Ferro nella sfida per la presidenza della Regione Calabria. “Ho deciso di correre con tre liste per arrivare al governo della Regione a mani libere”, ha spiegato Wanda Ferro, affiancata al tavolo del Caffè letterario dalla coordinatrice regionale di Forza Italia Jole Santelli, e dai vice coordinatori Nino Foti e Roberto Occhiuto.
“La mia forza – ha spiegato Wanda Ferro - sono i calabresi sani e onesti, quella società civile che vuole una decisa rottura con il passato. E’ a loro che mi rivolgo: voglio essere il presidente di tutti i cittadini, e di tutta la Calabria, non di un singolo territorio. Ho rifiutato di stringere accordi con chi scambia le istituzioni per un mercatino delle poltrone perché voglio essere libera da ricatti e condizionamenti e fare finalmente quelle scelte di normalità, di regole e di meritocrazia di cui la Calabria ha bisogno.
“Il 24 novembre – ha detto ancora Wanda Ferro - potremo riunirci nella mia 500 per dare vita alla nuova giunta, se dovesse vincere il centrosinistra non basterà un pullman per portarsi dietro tutta la carovana di transfughi ai quali dovrà dare risposte. Il candidato del centrosinistra non raccolto la mia sfida per una moralizzazione della politica calabrese, infatti ha schierato nelle sue liste tantissimi personaggi che pensano ad ogni elezione di condizionare i destini del calabresi utilizzando i partiti come dei traghetti con i quali raggiungere i propri obiettivi personali. Oliverio rappresenta tutto il contrario del rinnovamento voluto da Renzi, e le sue liste sono l’espressione di chi ha scritto la storia politica della Calabria degli ultimi 50 anni”.
“Rispetto alle alleanze abbiamo fatto scelte radicali – ha detto Jole Santelli introducendo l’incontro – perché vogliamo rappresentare il nuovo. Noi abbiamo detto no all’accozzaglia di numeri, perché non ci interessava mettere insieme i campioni delle preferenze: la gente è matura per capire che chi vince con queste accozzaglie fa perdere la Calabria. Non so se aver chiuso le porte a Udc e Ncd ci farà perdere qualche voto, certamente ne guadagniamo in voto di opinione e in dignità politica, impedendoci di guardare in faccia i giovani calabresi. La vera svolta è rappresentata da Wanda Ferro. Non abbiamo altri competitori se non il candidato del centrosinistra, che ha avuto ruoli nella politica calabrese fin dal 1970, quando noi andavamo a scuola. L’Ncd, il ‘nuovo centro democratico’, altro non è che una costola della sinistra”.
Nino Foti ha parlato della necessità di cambiare le strategie di utilizzo dei fondi europei, indirizzandoli verso iniziative capaci di creare occupazione, evitando finanziamenti a pioggia: “Il nostro obiettivo – ha detto Foti - è quello di dare ai nostri giovani la concreta possibilità di coronare i propri sogni e di realizzarsi professionalmente in Calabria”.
Roberto Occhiuto ha ringraziato “i candidati di Forza Italia, ma anche quelli che provengono da altre formazioni del centrodestra e che hanno scelto di rimanere coerenti con il loro percorso politico non cedendo alla lusinghe dei ministri del governo che li avrebbero voluti nel quarto polo. Noi faremo la nostra campagna elettorale non inseguendo la polemica di chi vorrebbe ritagliarsi uno spazio di visibilità attaccando Forza Italia, ma parlando della nostra idea di una regione retta da chi ha passione, autorevolezza e competenza amministrativa, che sia capace di aprire un contenzioso con l’Unione europea e il Governo nazionale per spendere in maniera automatica i Fondi europei per creare lavoro e sviluppo in Calabria.
"Noi abbiamo la consapevolezza di aver scelto il meglio che la Calabria potesse offrire per la guida della Regione Calabria, quella Wanda Ferro che dai vertici nazionali è ritenuta una dirigente di primo livello, ed è sicuramente una candidata vincente, capace di recuperare tantissimo consenso e di rendere marcata la differenza tra chi ha praticato per oltre 40 anni le stanze della politica, e chi lo ha fatto solo per qualche anno dimostrandosi amministratore capace e competente”.