Unindustria sbarca in Belgio
“La perdurante crisi economica e l’incapacità politica ed amministrativa di elaborare efficaci strategie di promozione ed investimenti per la commercializzazione dei prodotti calabresi, spingono le imprese a cercare mercati anche fuori dai confini regionali e nazionali, per sopperire a quelle incertezze generate da un futuro che appare sempre più nebuloso”. E’ quanto sostiene Unindustria Calabria.
“In questo contesto è stato organizzato un incontro presso la sede di Unindustria Calabria - Vibo Valentia, tra le aziende associate e l’Agenzia Flanders Investiments & Trade dell’Ambasciata del Belgio, rappresentata per l’occasione da Marian Hrynchuk, responsabile per l’Italia della missione commerciale, con l’obiettivo di creare i presupposti che agevolino gli scambi commerciali nel nord Europa e più precisamente nella regione delle Fiandre.
“Il Governo belga infatti, mette a disposizione delle imprese straniere che volessero investire in quelle regioni, cospicui fondi di investimento che possano garantire l’insediamento di nuove attività commerciali.
“Dati recenti, evidenziano che la presenza delle imprese italiane all’estero è rilevante e molto diffusa geograficamente, basti pensare che le stesse gravitano in ben 161 paesi per un totale di 21.682 aziende e 1,7 milioni di addetti impiegati, con un fatturato che supera abbondantemente i 510 miliardi di euro, pari al 15% di quello prodotto dalle imprese che operano sul territorio nazionale”.
“Alla luce di questi numeri – dichiara Antonio Gentile Presidente di Unindustria Vibo Valentia – abbiamo il dovere di ripensare ed innovare il nostro sistema produttivo, tenendo seriamente in considerazione le opportunità che, come in questo caso ci arrivano dall’estero.
“È necessario infatti, aggredire tutte le criticità che emergono dall’analisi di un territorio che ancora oggi è particolarmente sofferente ed in uno stato di “coma profondo”, nella speranza che anche iniziative come quelle di cui si discute oggi, possano aiutare a sostenere una inversione di tendenza del mercato del lavoro, che possa a sua volta garantire la tanto auspicata ripresa”.
A conferma di quanto sostenuto dal Presidente Gentile, va ricordato che oltre il 60% dei principali gruppi internazionali ha dichiarato di aver sostenuto nuovi investimenti all’estero, dando così una spinta rilevante all’internazionalizzazione anche per le PMI, il cui costo del lavoro risulta determinante in funzione delle agevolazioni concesse dai Paesi stranieri e questo sarebbe per molte imprese, la principale motivazione alla realizzazione di investimenti fuori dall’Italia.
L’effetto dunque della globalizzazione dei mercati si avverte sempre in maniera più rilevante, favorito soprattutto da una stallo dell’economia nazionale, ma la speranza degli imprenditori vibonesi è quella che anche attraverso tali “delocalizzazioni”, si possa sempre e comunque investire nella propria terra.