Cariche operai acciaierie Terni, la Fiom scende in piazza il 5 novembre
“Il 29 Ottobre 2014 le forze di polizia con ingiustificabili cariche hanno aggredito violentemente alcuni lavoratori dell’AsT di Terni che protestavano pacificamente a causa di oltre 500 licenziamenti previsti dalla ThyssenKrupp, azienda tedesca, ferendo in modo serio alcuni delegati sindacali e alcuni dirigenti nazionali della nostra organizzazione sindacale (fra i quali il coordinatore nazionale Gianni Venturi, e Rosario Rappa, Segreteria Nazionale e coordinatore sindacale del gruppo Finmeccanica e di AnsaldoBreda), arrivando a colpire finanche il Segretario Nazionale della Fiom Maurizio Landini”.
E’ quanto scrivono le segreterie provinciali della Fiom Cgil di Reggio Calabria e Locri che preannunciano un “presidio organizzato il 5 Novembre 2014 alle ore 16:00 a Piazza Italia in Reggio Calabria” invitando a partecipare “tutti i cittadini, le forze politiche democratiche, i rappresentanti delle istituzioni e dei movimenti della società civile a condannare e prendere le distanze, senza se e senza ma, da questo attacco al mondo del lavoro e sindacale, ed a esprimere la loro solidarietà, ai lavoratori, ai sindacati e alla FIOM-CGIL”.
“L’unica colpa dei lavoratori, dei sindacalisti della FIOM e delle altre organizzazioni sindacali era essere pacificamente in strada per tentare di difendere e salvare posti di lavoro. Il Governo, non avendo argomenti validi di confronto, ha risposto con la violenza, utilizzando la polizia alla Scelba, rivelandosi un Governo autoritario e del manganello.
“Nessuna reazione di Governo contro le speculazioni finanziarie, contro i crimini societari, contro le delocalizzazioni, e neanche un commento sull’ex FIAT risanata con i soldi pubblici e poi finita all’estero con le produzioni e anche come sede legale. L’unica preoccupazione e reazione sembra volta nei confronti dei lavoratori organizzati a difesa della loro dignità, dei loro diritti e della sopravvivenza delle loro famiglie.
“Nello stesso modo in cui sta smantellando lo stato sociale e la Costituzione Repubblicana, questo governo attacca il mondo del lavoro e le sue conquiste per rendere tutti più precari, livellando tutti verso il basso, togliendo diritti e tutele a chi le ha, invece di preoccuparsi di chi soffre e non ha più nulla o quasi, nella direzione del liberismo puro e selvaggio, in continuità con il precedente governo di destra, e del suo leader pregiudicato con cui si stipulano accordi segreti.
“Ai lavoratori di Terni e ai loro rappresentanti esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza, e al governo che ha scelto di rispondere con questo metodo nei confronti dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali e delle loro legittime, pacifiche e democratiche rivendicazioni, vogliamo dire che non ci faremo intimorire dalle manganellate e non arresteremo la nostra battaglia civile”.