Falsetta (Associazione bene comune) su crisi FDC
Sulla base di determinati elementi forniti all’Associazione Bene Comune, e riguardanti alcuni soggetti titolari di funzioni dirigenziali presso Ferrovie della Calabria è divenuta irrinunciabile l’esigenza di innescare una serie di iniziative dirette ad accertare la responsabilità dirigenziale riferibile al complesso di attività di gestione dell’azienda, nonchè il suo nesso con il suo stato di crisi, che stava provocandone il tracollo.
E’ quanto si legge in una nota diffusa dall’Avv. Filomena Falsetta, Presidente della stessa Associazione.
Difatti, è opportuno evidenziare che la responsabilità dirigenziale sorge non soltanto dalla violazione di una norma giuridica in senso stretto, ma anche da una condotta ritenuta insufficiente agli obiettivi da raggiungere, che, nel caso in questione, sono naturalmente rappresentati dall’integrità finanziaria dell’azienda.
In altre parole – continua -, chi esercita la funzione dirigenziale in senso proprio, in virtù del fatto che egli gode di ampi poteri di spesa, di gestione finanziaria e di organizzazione delle risorse umane, deve tenere una condotta esemplare, ossia comportarsi nel modo più efficiente possibile, adottando un’azione amministrativa di qualità, che risponda ai canoni di efficienza e di efficacia e anteponendo il bene dell’azienda ai propri interessi reddituali, nella misura cento volte maggiore di quella in cui il Dirigente stesso chiede al dipendente di contribuire al bene aziendale, esortandolo, il più delle volte, ad un atteggiamento flessibile riguardo ai suoi stessi diritti stipendiali.
Pertanto, - conclude Falsetta -, sono già in programma una serie di incontri tra l’Associazione Bene Comune e i dipendenti di FDC, nel corso dei quali saranno stabilite le modalità di promozione delle iniziative in questione, in considerazione della loro volontà di contribuire fattivamente alla vita di Ferrovie della Calabria.