Ospedale Corigliano, Geraci: “Carenza di medici e infermieri”
Pronto soccorso, laboratorio analisi e chirurgia. Il primo rischia di essere declassato in punto di primo intervento; al secondo serve urgentemente un dirigente medico e al terzo, ad assistere i pazienti del reparto con 15 posti letto c’è un solo operatore di turno. Ciò che accomuna le tre divisioni dell’ospedale “Guido Compagna” è la preoccupante carenza del personale medico, infermieristico e socio-sanitario ausiliario. L’appello di Geraci al Direttore Generale: il sistema è al collasso, i servizi non possono essere garantiti e la comunità è esasperata. Fare urgentemente qualcosa.
“È allarmante la situazione che si registra presso l’ospedale coriglianese. In attesa del nuovo ospedale della Sibaritide – dichiara Geraci - non possiamo tollerare di essere progressivamente e sciaguratamente privati, in questo territorio, delle garanzie minime del diritto alla salute. Di questa priorità non potrà non farsi carico, sin dal suo prossimo insediamento, anche il nuovo governatore e la nuova giunta regionale”.
Il Pronto soccorso conta 11 infermieri, di cui uno con limitazioni, due che godono dei benefici della 104, uno in malattia lunga e un altro ancora riveste il ruolo di coordinatore infermieristico. Nonostante gli straordinari a volte si ritrovano a lavorare con un solo infermiere per turno. Sono sei i medici assegnati; uno è in malattia da più di un mese. Si sa, con 5 medici è a rischio la garanzia del servizio. Ad oggi non è stato attivato il triage, sistema utilizzato per selezionare i soggetti coinvolti in infortuni secondo classi di urgenza/emergenza crescenti, in base alla gravità delle lesioni riportate e del loro quadro clinico, importantissimo per la gestione del paziente nell’urgenza. Per non parlare della sicurezza degli operatori che spesso vengono aggrediti verbalmente.
“Il pronto soccorso – prosegue il primo cittadino– rischia la chiusura e la trasformazione in Punto di Primo Intervento. Non è migliore la situazione del laboratorio analisi. 3 infermieri, di cui uno in trattamento dialitico e un infermiere facente funzione di coordinatore. È rimasta senza la richiesta inoltrata al Direttore Generale: qui serve un dirigente medico. La situazione che vive il reparto di Chirurgia, ridimensionato nei posti letto da 21 a 15, non è molto diversa. Dieci infermieri, uno in malattia lunga e un coordinatore infermieristico. Anche qui, sono costretti a lavorare spesso con un infermiere per turno”.
L’appello di Geraci al direttore generale si unisce a quelli dei coordinatori e del Direttore Sanitario.