Corigliano: la mamma della piccola Giulia scrive al Ministro della Salute
Maria Lauricella, la “mamma-coraggio” della piccola Giulia, prosegue la sua battaglia e stavolta sceglie, come già preannunciato, misure che non passeranno certo inosservate per gridare forte la sete di giustizia che alberga in lei. “I giorni che sto trascorrendo al Bambin Gesù di Roma, non per mia volontà ma per causa di una sanità calabrese inefficiente,-scrive la donna- nell’ennesimo viaggio della speranza, mi hanno spinta a scrivere al Ministro della Salute, Renato Balduzzi, per gridare un forte “no” a questo cattivo sistema. Ma stavolta c’è di più. Nella mia lettera, indico al Ministro una data quale tempo limite per essere ricevuta, massimo 72 ore a far data da oggi, 10 maggio. Queste le parole contenute nella mia lettera: “Mia figlia non può più aspettare i tempi della burocrazia, mia figlia è vittima di malasanità. Prima di essere Ministro lei è un padre, chieda a sua moglie come si può sentire una mamma impotente e non tutelata. Ministro, le ricordo che la Salute è un diritto costituzionalmente garantito e che va perciò tutelato, e lei deve tutelarla e garantirla anche per mia figlia. La Calabria dice che non può fare nulla e il poco ricevuto non è servito a granché”. Da qui l’idea del sit-in da tenersi davanti Montecitorio nei prossimi giorni, e che verrà comunicato agli organi d’informazione, ai quali parteciperanno tv, radio, giornali e agenzie di stampa nazionali. È stato proprio il papà della piccola Giulia, Gabriele Montera, a dichiarare sulla pagina Facebook creata appositamente per sostenere l’iniziativa (http://www.facebook.com/events/393237517364759/): “Se perdo mio figlia non ho più niente da perdere.
Ecco il perché di un sit-in atteso da molti esponenti politici nazionali e da molte famiglie che hanno deciso, tramite questa nostra apposita pagina, di appoggiarci ed essere con noi. La nostra piccola Giulia è vittima di malasanità, infatti all’indirizzo dell’Ospedale “Guido Compagna” di Corigliano e di alcuni suoi medici circa 9 mesi fa è stata presentata dal sottoscritto un’apposita denuncia penale”. Giulia ha ricevuto poco o niente dalla Regione Calabria e dal Comune di Corigliano, rispetto ad altri che invece tanto hanno avuto e neanche hanno fatto un dettagliato rendiconto delle spese sostenute. Noi genitori attendiamo ancora il rimborso spese del 2012 e del 2011, e per il 2012 neanche a parlarne. Per la Provincia di Cosenza, poi, il caso di Giulia forse neanche esiste. Ricordiamo che a Corigliano non è possibile fare neanche una Peg, che è pratica infermieristica, infatti Giulia nelle scorse settimane è stata trasferita per una banale sostituzione Peg altrove, quando invece la nutrizionista Adi fa tutto questo regolarmente a domicilio alla nostra bambina. Per gridare dunque tutte queste cose che non vanno, ci ritroveremo nei prossimi giorni col nostro sit-in e vi terremo informati.