Caso Montera: arriva l’assoluzione per il papà della piccola Giulia
Si è concluso in oggi a Rossano il procedimento penale a carico di Gabriele Montera , intentato , dalla dottoressa Maria Barletta, in servizio presso il reparto di pediatria del nosocomio di Corigliano, difesa dall’ avv. Franco Camodeca del foro di Castrovillari . Il tutto nasce nel 2012 a seguito di denuncia per presunte minacce di morte sporta dalla dott. Barletta contro Gabriele Montera, difeso dall’avvocato Massimo Micaletti del foro di Teramo .
Alla base di tutto un diverbio presso il pronto soccorso del Guido Compagna di Corigliano in occasione di uno dei numerosi accessi della piccola Giulia Montera, figlia di Gabriele, cui la stessa era costretta ad effettuare a causa delle sue gravissime condizioni di salute , che peraltro si sospetta siano dovute a colpa medica, pende infatti un procedimento penale presso il tribunale di Castrovillari dove la stessa dott. Barletta e’ parte in causa . La Barletta nel procedimento in essere aveva richiesto il risarcimento dei danni per le presunte minacce indicando a testimoni medici ed infermieri presenti al momento dei fatti, verificatisi nel 2012. Richieste ribadite anche oggi in udienza dalla parte civile , mentre anche il pm aveva chiesto condanna penale dell’ imputato Montera Gabriele ed una multa “ simbolica” pari ad euro 100 . Trattasi del procedimento penale 502.12 RGNR Rossano, volto a sentenza definitiva oggi 23.6.2016 dal Giudice dott. Sa Rinaldi, la quale ha assolto in via definitiva l’ imputato Gabriele Montera perché il fatto non costituisce reato .
Viva la soddisfazione e’ stata espressa da papà Gabriele il quale ha dichiarato: “ero una brava persona per la legge Italiana, finché non ho denunciato i medici del Guido Compagna di Corigliano per il presunto danno fatto a mia figlia, sono diventato un “ mostro” e nel processo appena concluso ho rischiato di passare da vittima a carnefice. Io però confido nella giustizia, e credo che la stessa, nel suo corso, dimostrerà anche per gli altri processi in essere la mia innocenza. Continuerò a chiedere sempre giustizia per mia figlia e nessuno riuscirà a fermarmi. Voglio che chi ha sbagliato su mia figlia paghi, e sono certo di essere nel giusto e nel processo in corso a Castrovillari , nel quale ho denunciato i medici che ritengo abbiano fatto del male a Giulia , dimostrerò pian piano che la legge in Italia esiste anche per le mani umane in camice bianco che hanno distrutto la vita di mia figlia che chiedeva solo di nascere: una nascita purtroppo avvenuta al momento sbagliato nel posto sbagliato. ” .