Il caso di Giulia Montera a “Uno Mattina”

Cosenza Cronaca

Giulia Montera, concittadina di 21mesi che vanta all’attivo già 58 viaggi della speranza, ed i suoi genitori, i quali, purtroppo non vantando una posizione economica redditizia, poichè vivono con una piccola pensione, non possono permettersi le relative spese e chiedono solo a gran voce giustizia e verità per la loro dolce bambina.

Saranno loro i protagonisti di una puntata, in onda la prossima settimana, della nota trasmissione televisiva “Uno Mattina”, in onda su Rai Uno. A giorni, infatti, una troupe del programma d’intrattenimento e approfondimento giornalistico si recherà a Corigliano, presso l’abitazione della famiglia Montera, per effettuare un servizio sulla vicenda della piccola Giulia, a detta dei suoi genitori vittima di una brutta storia di malasanità consumatasi all’interno dell’Ospedale “Guido Compagna”. L’intervista allla “mamma coraggio” di Giulia, signora Maria Lauricella, e la ricostruzione dell’intero iter della storia saranno mandati in onda nel corso di una puntata di “Uno Mattina”, la cui data verrà tempestivamente comunicata mediante successivo comunicato stampa.

“Io come mamma e donna che lotta per quello che crede – dichiara Maria Lauricella – non ho alcuna intenzione di arrendermi dinnanzi alle innumerevoli difficoltà alle quali è sottoposta tutti i giorni la mia famiglia. Con mio marito abbiamo intrapreso un’azione giudiziaria, in sede penale, nei confronti del personale medico e di quanti altri riteniamo essere responsabili delle attuali condizioni di salute della nostra Giulia. Inoltre, e lo renderemo noto anche alla troupe di “Uno Mattina”, abbiamo già presentato attraverso il nostro legale un’ulteriore denuncia, questa volta in sede civile, nei confronti del direttore sanitario e della ginecologa per le dichiarazioni rilasciate durante la puntata di “Telecamere” sulla nostra vicenda, per aver divulgato dati sensibili. Voglio registrare ancora una volta l’assenza ingiustificata ed ingiustificabile del Comune di Corigliano e dell’Ufficio Servizi Sociali, completamente insensibili alla vicenda della piccola Giulia, non solo per il sostegno economico del quale abbiamo bisogno e che invece non c’è ma anche per non aver sensibilizzato altre istituzioni sovra-comunali, Provincia in primis. La Regione Calabria, invece, ha dapprima concesso un piccolo aiuto economico e ci è sempre stata vicina moralmente, tuttavia alle successive promesse di sostegni congrui per le esigenze della bambina e dei suoi necessari viaggi della speranza non è seguito alcun fatto concreto. Ad oggi ignoriamo se arriverà qualche aiuto e in che data eventualmente arriverà, quindi siamo nello sconforto ma continuiamo la nostra lotta”.

“Il fatto che la storia della piccola Giulia e di questa famiglia coriglianese approdi ad una trasmissione di successo come “Uno Mattina” – dichiara il giornalista Fabio Pistoia, addetto stampa dell’Associazione Onlus “Una lotta per la Vita” – può che essere salutato con estremo favore. Dopo l’illustrazione di questa triste vicenda alla trasmissione di Rai Tre “Telecamere”, è ancora una volta la Tv di Stato che sceglie di dare voce ad una storia che, a prescindere dagli eventuali esiti giudiziari, merita comunque attenzione e soprattutto aiuto da parte delle istituzioni competenti nei confronti di questa sfortunata famiglia, che tuttavia ha dalla sua parte la forza delle idee e un coraggio da leone che le fa onore. Centralità mediatica opportuna e doverosa, dunque, anche perchè occasioni di ribalta nazionale per sollevare l’assenza e il mancato utilizzo di appositi fondi di solidarietà da parte degli enti locali da stanziare realmente per casi di questo genere. Un’Amministrazione che si rispetti, ordinaria o straordinaria che sia poco importa, deve comunque garantire anche il minimo sostegno in situazioni del genere: girare la faccia dall’altra parte è atteggiamento di comodo oltreché inaccettabile”.