Caso di Giulia Montera, il Pm decide per l’incidente probatorio
"Il caso di presunta mala sanità che riguarda la Coriglianese Giulia Montera, nata il 30 Marzo 2010 presso l’ ospedale Guido Compagna, ed affetta da gravi patologie, che secondo la difesa sono da identificare nella negligenza medica e/o omissione di diagnostica e terapeutica, è ad una svolta importante". E' quanto scrive in una nota Unalottaxlavita onlus di Corigliano Calabro.
"Tante sono state - continua la nota - le sofferenze e gli attacchi che da quel famoso 2011 il papà della piccola ha dovuto subire solo per aver sempre detto la sua verità che oggi, con il passare degli anni, possiamo affermare non si trattava della sua verita’ ma della verità assoluta. Papà Gabriele ha in corso tre procedimenti nei quali e’ sotto processo per denunce a lui rivolte dai medici del Guido Compagna. Dopo che l’avv. Giovanni Zagarese, del foro di Rossano, e l’avv. Massimo Micaletti, del foro di Teramo, nel procedimento penale contro alcuni medici del locale ospedale di Corigliano, ottengono, per come gia’ noto, non solo per ben due volte il no del giudice Letizia Benigno alla richiesta di archiviazione formulata dal pm, ed anche il cambio di una ctu le cui perizie sono risultate troppo in contrasto con quanto asserito dalla difesa, ma oggi incassano il si del pubblico ministero affinchè sulla piccola sfortunata Giulia Montera venga effettuato l’incidente probatorio. Ecco che si apre un po’ di luce nel bui piu’ totale che da quasi cinque anni affligge Giulia. L'incidente probatorio è un istituto del diritto processuale penale italiano previsto e disciplinato dall'art. 392 c.p.p. con il quale il pubblico ministero chiede l'assunzione anticipata dei mezzi di prova nelle fasi precedenti il dibattimento. Come dire la procura ci crede. Sono troppo sicuri i legali della famiglia Montera, Zagarese e Micaletti, sicurezza che giunge loro dalle puntuali e chiare perizie di parte formulate nel corso del tempo dai tre medici legali chiamati a valutare il caso della bambina, perizie che nel corso del tempo hanno sempre puntualmente smontato le perizie dei tecnici d’ufficio. Giulia Montera oggi vive una vita certo non facile. Questo quanto dichiarato da papà Gabriele visibilmente soddisfatto e certo di una vittoria finale sempre più vicina: “ Giulia chiedeva solo di nascere e vivere la sua vita normale. Giulia e’ stata uccisa alla nascita, lo stato di salute di mia figlia non e’ una volontà di nostro signore ma uno sbaglio posto in essere da uno i più uomini in camice bianco e quindi da una struttura che in quel momento, per tramite di quelle persone, si è rilevata non capace di gestire la situazione verificatasi. Hanno cercato in tutti i modi , chiosa papà Gabriele, di far ricadere la colpa su di me sostenendo che ero stato io geneticamente a trasmettere il problema a mia figlia essendo io diversamente abile, evidentemente, se siamo giunti oggi ad un incidente probatorio, abbiamo dimostrato che non era e non è così. Ho sentito i nostri avvocati e mi hanno confermato la totale tranquillità che alberga in loro e l’assoluta certezza che presto chi ha sbagliato pagherà per come ha ridotto Giulia. Nei mesi scorsi il giudice ha archiviato alcune posizioni nel processo, ben presto dimostreremo che non è così. Sono fiducioso nella giustizia, anche se negli ultimi anni, da quando ho esposto denuncia contro ignoti per come hanno ridotto mia figlia ancor prima di vedere il sole, sto ricevendo attacchi mai avuti prima. Ero un bravo ragazzo ora secondo le accuse di taluni medici e certi infermieri che recitano il ruolo di testimoni nei relativi processi sono diventato un cattivo uomo, una persona aggressiva che minaccia e calunnia le persone diffamandole a mezzo stampa, ma sono certo che presto la verità anche qui salirà a galla. Ora ho solo sete di giustizia".