Abuso d’ufficio: la Cuc di Trebisacce assolta dalle accuse
Il Tribunale di Castrovillari - Giudice monocratico Ferrucci - ha assolto dall’accusa di falso in atti e abuso d’ufficio i componenti della C.U.C (la Centrale unica di committenza) del Comune di Trebisacce, presieduta da Antonio Brunacci e composta da Rosanna Leonetti e Rocco Tucci.
La sentenza, così come richiesto in via preliminare dal giudice (ai sensi dell’articolo 129 cpp), senza istruttoria nel merito, conferma di fatto e di diritto “la buona e corretta gestione della stazione appaltante di Trebisacce”, che a seguito di un esposto da parte di un’impresa, ha dovuto affrontare un giudizio penale, circostanza che ne ha rallentato l’attività e addirittura bloccato i lavori.
Brunacci, responsabile area tecnica e urbanistica dell’ente e presidente della CUC, ha manifestato, anche a nome dei colleghi, la piena soddisfazione per l’assoluzione completa perché il fatto non sussiste, come dichiarato dal tribunale della città del Pollino, “con la consapevolezza - ha affermato - di poter continuare in serenità il lavoro” che svolge da ben sette anni, “sempre nell’interesse dei comuni che aderiscono alla CUC e nel pieno rispetto delle regole e delle leggi, a cui tutti sono tenuti a sottostare”.
Il sindaco di Trebisacce, Franco Mundo, ha espresso anch’egli il proprio apprezzamento e fiducia ai tecnici della stazione appaltante, ingraziandoli per il lavoro che portano avanti da diversi anni, “senza che mai alcuno nutrisse dubbi sulla loro correttezza”.
“Dispiace - ha dichiarato il primo cittadino - che alcune volte si creino delle incomprensioni, pur comprendendo gli interessi delle imprese. La CUC di Trebisacce, nell’ambito della sua riconosciuta autonomia e competenza, non fa altro che applicare la legge”.
“Che a volte tale applicazione possa scontentare i partecipanti – aggiunge - non implica di fatto alcuna scorrettezza nella gestione o violazione di legge. La soddisfazione è duplice considerato che, anche altri giudizi di natura amministrativa, hanno visto soccombere le imprese che in maniera pretestuosa hanno voluto impugnare alcuni atti”.
Tutto ciò, secondo Mudo, conferma “come al Comune di Trebisacce sì lavori nel rispetto delle leggi, senza mai dimenticare il riconoscimento della dignità e dei diritti delle persone e delle imprese, senza prevaricazioni, ma soprattutto senza alcuna commistione tra imprese e amministratori”.