Terra e popolo: finita la campagna elettorale, ci aspettiamo misure reali
“Per onestà intellettuale ogni candidato presidente consapevole non può non ammettere di aver appena affrontato una campagna elettorale di livello bassissimo, senza dibattito reale e diffuso tra la gente, senza posizioni nette sulle questioni che attanagliano la Calabria. - Lo scrive in una nota il Movimento Terra e popolo - Queste elezioni stanno scivolando sulla pelle dei cittadini come se fossero quelle di un condominio, ed invece, a seguito della riforma del Titolo V, quelle regionali sono probabilmente le elezioni più importanti della nostra zoppa democrazia. Questo è un primo motivo di riflessione, un nodo che crediamo debba essere affrontato con opportuna attenzione dall'intera società civile calabrese.
Fatta questa premessa, il movimento costantemente si aspetta "dalla nuova giunta regionale, qualunque essa sia, delle misure concrete che, settore per settore, mirino ad arginare il declino apparentemente inesorabile del nostro territorio e dell'intera regione. Senza timore andiamo a ribadire esplicitamente delle precise richieste di interventi che riteniamo indilazionabili ed urgenti. In primis sulla Sanità. La misura sponsorizzata da Caputo e compagnia, cioè la costituzione di uno spoke unico Corigliano-Rossano, insieme alle criminali operazioni di chiusura degli ospedali di Cariati e Trebisacce, sta letteralmente opprimendo le nostre comunità. Attraverso una squallida operazione di propaganda che include anche le promesse del nuovo ospedale, su un territorio già in difficoltà dal punto di vista del diritto alla salute, si è passati da 4 ospedali ed uno soltanto: lo spoke unico corigliano-rossano".
"La Regione deve - sempre secondo il movimento - innanzitutto pretendere la cessazione immediata dello stato d'emergenza e ripristinare le strutture ospedaliere soppresse magari cominciando a fare quello che fino ad ora non è stato mai fatto: al posto di colpire la gente, colpire gli sprechi. Ne volete conoscere uno? Il palazzo dell'ASP di Rossano che costa quasi 400mila euro all'anno e che viene utilizzato soltanto per un piano".
"Sui rifiuti questo territorio pretende delle garanzie. La nuova giunta, intanto - prosegue la nota - escluda la possibilità di utilizzare il sito privato di Scala Coeli per abbancare rifiuti, tanto per ragioni tecniche quanto per ragioni politiche... La Calabria ha bisogno di politiche semplici, ampiamente collaudate, che consentano di creare lavoro ed economia intorno alla gestione dei rifiuti. Non ci sono più scuse ... bisogna intervenire su quelle già esistenti e stanziare i fondi per la messa in sicurezza di Bucita, Cotrica ed Olivellosa. Stendiamo un velo pietoso sulla terza ordinanza medioevale di conferimento di rifiuti non trattati in discarica, un provvedimento che, se non verrà ritirato dal nuovo presidente, sarà oggetto di iniziative giudiziarie senza precedenti in Calabria".
Sulla depurazione nei prossimi giorni Terra e popolo annuncuia poi che avvierà "una precisa campagna informativa, intendiamo invece affrontare il punto dei trasporti. È assolutamente inaccettabile ed incivile lo stato della ferrovia ionica. Da decenni parole come “raddoppio della linea” ed “elettrificazione” vengono formalmente utilizzate come prospettive. La verità è che nessuna istituzione fino ad ora ha concretamente stanziato i soldi per progettare e realizzare questa opera basilare di civiltà, un'opera che non solo ripristinerebbe un diritto inalienabile dell'uomo, quello della mobilità, ma aprirebbe delle fondamentali prospettive di sviluppo per l'intera economia, facilitando il turismo e l'esportazione dei prodotti".
"A chi rispetto a queste proposte si dice perplesso a causa della mancanza di fondi, ricordiamo che la Regione Calabria rispedisce indietro il 90% dei fondi europei, fondi che, attraverso l'opportuna pianificazione, possono benissimo essere investiti per quelli elencati sopra e per altri progetti. Diamo per scontato che per ottenere tali risultati la nuova Giunta dovrà mettere mano, energicamente, anche nell'apparato amministrativo degli uffici regionali, infarcito di burocrati e raccomandati spesso nominati anche illegittimamente. Come movimento interessato esclusivamente alla risoluzione dei problemi, quindi alla politica reale, e non ad interessi di schieramento o, peggio ancora, personali, non possiamo non essere aperti al confronto con tutti ed auspicare la massima collaborazione su ogni tema con l'intento di migliorare le condizioni dei calabresi".
"Se questo non dovesse avvenire, però, e dovessimo trovarci nuovamente di fronte ad istituzioni sorde e distanti dai bisogni delle comunità, qualunque sia la configurazione del nuovo consiglio regionale - concludono dal Movimento - continueremo a denunciare sistematicamente ogni inadeguatezza, fin dal giorno successivo alle elezioni. La Calabria ed i calabresi non hanno più tempo da perdere.”