Elezioni regionali in Calabria, Molinari (M5S): Morra si faccia da parte

Calabria Politica
Nicola Morra

“Qualcuno dovrebbe fare pace con sé stesso. Mi rendo conto che la coerenza, per chi è abituato a esprimersi conto terzi su tutto giustificando - al contempo - il suo contrario, non costituisce un riferimento certo ma mi sembra possibile che di fronte a certe dichiarazioni ci si possa trovare di fronte ad un caso di sdoppiamento di personalità. È quanto scrive in una nota Francesco Molinari, Cittadino eletto al Senato del M5S

Soltanto all'indomani del recente insuccesso nelle elezioni comunali di Reggio Calabria il senatore Morra ebbe a dire che quello reggino non era un risultato indicativo in quanto frutto di circostanze locali, di divisioni interne e di inadeguatezza del candidato a portavoce-sindaco, l'architetto Vincenzo Giordano.

"In seguito al tracollo del M5S alle elezioni regionali, da lui direttamente patrocinate e maturate sotto la sua direzione (ma sono sicuro che accamperà scuse nelle colpe altrui...) - afferma Molinari - la stessa voce autorevole ha riferito che siamo stati percepiti come gli altri partiti e che dobbiamo resettare i Meet Up e fare pulizia, in grande sintonia con Grillo (pur rimanendo misterioso il senso e le modalità dell'opera di pulizia, ma abbiamo bene a mente la stagione delle diffide che hanno preceduto le competizioni in Calabria...)".

"Subito dopo, non pago, l'eclettico Morra - aggiunge il senatore del M5S - ha detto che è arrivato il momento per Grillo e Casaleggio di lasciare che il loro figliolo si assuma le responsabilità connesse all'età adulta : è forse sulla scorta del risultato elettorale ridicolo che costui si permette di avanzare la tutela del M5S e dettare la strategia della prossima agenda del nostro Gruppo parlamentare? Chi si è assunto l'onere dell'organizzazione delle elezioni regionali calabresi, che hanno regalato la Calabria al centrosinistra ed al centrodestra, si assuma la responsabilità dell'insuccesso e tragga le dovute conclusioni, facendosi da parte! Chi si è assunto l'onere di essere il capo politico del M5S non nasconda dietro un insuccesso - a quanto pare non inaspettato, a giudicare dalle sue parole - il suo ruolo di garante!"

"Il M5S non è una "cosa" che si può lasciare in eredità ad autonominatisi capetti ma - dice Molinari - è il frutto delle lotte di anni di milioni di cittadini che in questa forza politica si sono riconosciuti e per loro stessi hanno "votato", non per gli interessi particolari di qualcuno di loro. Se il frutto della voluta disorganizzazione del M5S sono le gerarchie informali, con il corollario delle espulsioni e diffide a macchia di leopardo (che vanno a punire i nemici dei nuovi gerarchi, lasciando indenni i loro amici), allora è bene incominciare a pensare ad un'organizzazione realmente democratica del Movimento. Certo, il post revisionista del delitto Matteotti sul Blog - conclude il senatore - non è di buon auspicio per quella che sembra essere l'unica possibilità rimasta al M5S di sopravvivere alle sue stesse pulsioni suicide...”