Narcotraffico, villa da un milione di euro confiscata nel reggino
Una villa con piscina del valore di un milione di euro è stata confiscata, su ordine del Tribunale di Reggio Calabria (Sezione Misure di prevenzione) a un pregiudicato considerato il capo di un'organizzazione di narcotrafficanti con base operativa nella Piana di Gioia Tauro e dedita al traffico di stupefacenti importati dalla Francia e smistati in diverse regioni della Penisola.
L’attività ha interessato dunque una lussuosa villa, nel comune di Gioia Tauro, composta da più corpi, serre e piscina, e riconducibile a Girolamo Magnoli, 35enne arrestato il 1 ottobre del 2013 nell’ambito dell’operazione “Griffe” che ha coinvolto 23 soggetti ritenuti appartenenti a un’agguerrita e pericolosa associazione criminale transnazionale, dedita al traffico degli stupefacenti. Magnoli, secondo gli investigatori, sarebbe stato al vertice dell’organizzazione ed avrebbe promosso, diretto ed organizzato l’associazione e le attività illecite, procurando in Francia lo stupefacente da importare in Italia, per poi smerciarlo in diverse regioni tra cui la Sicilia, il Lazio, la Puglia e la Liguria.
Le indagini patrimoniali, condotte dall’Ufficio Misure di Prevenzione della Divisione di Polizia Anticrimine, avrebbero dimostrato una sproporzione tra i redditi dichiarati dal 35enne e gli investimenti effettuati per i lavori di costruzione della villa, della piscina, delle serre e di tutte le altre pertinenze dell’immobile, comprovando anche la presunta provenienza illecita del denaro utilizzato.