Disabilità, Adda: in provincia di Reggio violati i diritti di integrazione e sostegno
Riceviamo e pubblichiamo nota stampa a firma di Vito Crea –Presidente ADDA (Associazione per la difesa dei diversamente abili):
“Fin dalla nostra costituzione, uno dei punti cardine della nostra opera era, ed è, la completa integrazione, e la tutela dei diritti dei ragazzi diversabili. Integrazione che significa tutela e affiancamento- oltre al sostegno costituzionalmente garantito-grazie alla nostra opera di sensibilizzazione con articoli di stampa, convegni, coinvolgimento di personalità politiche a tutti i livelli. Qualcosa si è mosso.
È vero che diversi comuni della provincia di Reggio Calabria hanno preso coscienza dei loro doveri nei confronti di questi angeli, per cui da pochi comuni del 2013 siamo passati al 25%. Abbiamo portato all’attenzione il problema del mancato accreditamento da parte della regione di circa 3 milioni di euro. Infine abbiamo appreso che nonostante a gennaio 2014 siano stati assegnati 1.450 mila euro alla provincia per il diritto allo studio, non è stato ancora fatto il decreto di trasferimento. Con la conseguenza l’ufficio istruzione non può ottemperare alla ripartizione ai comuni. E siamo già a dicembre!
Papa Francesco in un incontro del 23 u.s affermava” è necessario l’impegno di tutti per promuovere l’accoglienza, l’incontro, la solidarietà, in una concreta opera di sostegno e di rinnovata promozione della speranza, contribuendo in tale modo a rompere l’isolamento e, in molti casi, anche lo stigma che gravano sulle persone affette da disturbi dello spettro autistico, come spesso anche sulle loro famiglie”.
Da poco la Calabria ha eletto i suoi nuovi rappresentanti al consiglio regionale. Giacciono diverse proposte di legge e in questi giorni in commissione affari sociali del parlamento si stanno elaborando le linee guida per la formazione di centri regionali di presa in carico sull’esempio della regione marche.
Abbiamo contattato parlamentari per richiedere, con interrogazioni parlamentari, il rispetto delle leggi. Per tutelare i diritti invitiamo i genitori a contattarci alla nostra mail assoadda.libero.it per intraprendere una azione legale.”