Svolto a Vibo il workshop: nuove frontiere in medicina interna e nutraceutica
Nuove frontiere in medicina interna e nutraceutica: è il tema centrale del workshop organizzato dal Gruppo ViGi, presieduto da Vito Rosano anche presidente scientifico dell’importante assise promossa all’hotel 501 di Vibo Valentia con la collaborazione dell’Irc (Interregional research center), che ha registrato la presenza di alcuni dei più eminenti principi della medicina interna della Calabria .
Meeting, che ha avuto in Maria Teresa Rosano una perfetta chiarman e che si è qualificato come un aggiornamento seminariale che nasce dell'esigenza di fornire un momento di approfondimento e confronto sia per i medici di medicina generale che specialisti, su temi di attualità e rilievo scientifico.
I workshop monotematici, introdotti dai moderatori Vito Rosano e Vincenzo Mollace, hanno consentito di fornire ai partecipanti una panoramica esaustiva ed attuale sulla importante tematica.
La prima questione si è circoscritta all'utilizzo dei nuovi farmaci nel trattamento dell'osteoporosi. In un secondo momento di steatosi epatica (fegato grasso) ne ha discusso Arun Sanyal (specialista proveniente dalla Virginia, Usa) ponendo l'accento sull'importanza di informare le nuove generazioni “su quanto, l'accumulo di grasso al fegato, porti allo sviluppo non solo delle malattie più diffuse come il cancro a livello epatico ma anche in altri distretti”.
Risulta indispensabile indirizzare la ricerca in questa direzione settoriale e anche i nuovi prodotti e terapie possono fare la differenza. Il secondo modulo, invece, è stato dedicato alle sindromi irritative dell’apparato gastro- intestinale: il colon irritabile rappresenta una delle principali cause di ricorso al medico per patologia dell’apparato gastroenterico.
Alla terza fase è stata relegata la sindrome metabolica e steatosi epatica si è aggiunta la novità nel trattamento delle dislipidemie (elevata concentrazione di lipidi nel sangue). A tal proposito ha relazionato Giuseppe Rosano, prestigioso specialista presso il San Raffaele di Roma ed il San George Hospital di Londra: ”La terapia con statine per il controllo del colesterolo rappresenta il trattamento più importante per la riduzione del rischio di malattie cardiovascolari” ha evidenziato il professore Giuseppe Rosano nel delineare la nuova classe di farmaci, attualmente in fase di sviluppo, indicati per il trattamento del colesterolo.
Tra questi vi sono molecole che agiscono bloccando la produzione di proteine coinvolte nel trasporto del colesterolo: “Vista la notevole efficacia della terapia con statine e’ tuttavia presumibile che questi farmaci troveranno indicazione specifica nel trattamento delle ipercolesterolemie familiari mentre nei pazienti con aumentato rischio cardiovascolare e/o ipercolesterolemie secondarie (che sono la maggior parte) probabilmente avranno uno spazio solo in associazione alla terapia con statine in quei pazienti in cui non si riesce a raggiungere il target terapeutico” la chiosa di Rosano.