Continua la dinamica positiva del sistema imprenditoriale reggino
Il bilancio fra le imprese nate (836) e quelle che hanno cessato l’attività (762) tra luglio e settembre 2014 mostra un saldo attivo di 74 unità. Prosegue dunque il trend positivo della demografia imprenditoriale della provincia di Reggio Calabria, con un numero complessivo di imprese iscritte al Registro Imprese della Camera di Commercio pari, a fine settembre, a 50.339, in crescita dell’1% rispetto all’anno prima. L’avanzamento è, peraltro, in controtendenza sia rispetto alla media nazionale (-0,3%), sia rispetto al biennio precedente, in cui le variazioni annuali calcolate al terzo trimestre erano state del -0,9% e del -0,3%.
Inoltre, osservando complessivamente i primi nove mesi dell’anno, Reggio Calabria si contraddistingue per un importante primato a livello nazionale: è la provincia italiana con la più elevata quota di aziende giovanili sull’insieme delle imprese nate nel corso del 2014. Le oltre mille imprese avviate dal mese di gennaio da under 35 incidono per il 43,8% sulle iscrizioni totali."In continuità con quanto registrato dall’inizio dell’anno, anche il trimestre da poco concluso – spiega il Dr. Lucio Dattola, Presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria - ci restituisce un quadro di sostanziale tenuta del tessuto imprenditoriale della provincia. Dobbiamo tenere in seria considerazione questo segnale, positivo, che assume un particolare significato in un contesto nel quale il perdurare della crisi economica logora il Paese. In particolare, sono i giovani imprenditori a contraddistinguersi per un importante primato a livello nazionale: Reggio Calabria è la provincia italiana con la più elevata quota di aziende giovanili sull’insieme delle imprese nate nei primi 9 mesi dell’anno, testimonianza questa di un ritrovato clima di fiducia da parte dei giovani imprenditori reggini".
E’ inoltre interessante evidenziare, in riferimento al trimestre luglio-settembre, il buon andamento delle società di capitali (+85 unità), segnale questo di un processo di strutturazione qualitativa del sistema imprenditoriale.
Particolarmente vivace è anche la dinamica delle imprese straniere, con una crescita pari addirittura a +244,4% e delle imprese femminili, che registrano un significativo +59,5%.
Dati poco incoraggianti arrivano però sul fronte delle crisi d’impresa, con un consistente numero sia di imprese entrate in scioglimento e liquidazione (284 nei primi 9 mesi dell’anno) che di fallimenti e altre procedure concorsuali (58 in totale), in linea con i dati del 2013.
Dall’Osservatorio sui bilanci delle società di capitale condotto da Unioncamere, emerge, infine, una discreta tenuta delle imprese in termini di risultati di mercato e un lieve peggioramento, rispetto all’anno precedente, dei principali indicatori di bilancio.