Svolto a Crotone il convegno dell’Associazione nazionale forense
Si è svolto nei giorni scorsi, presso l'hotel Best Western di Crotone, il convegno organizzato dall'Associazione nazionale forense di Crotone e che ha visto due illustri protagonisti: Ester Perifano, segretario nazionale di Anf e Sergio Paparo presidente del Consiglio dell'Ordine degli avvocati di Firenze.
Ad introdurre la discussione è stato il presidente di Anf Crotone Giuseppe Albanese, che dopo un breve saluto ha lasciato la parola al segretario Vincenzo Medici. "Abbiamo ospitato oggi le menti più lucide dell'avvocatura italiana" ha detto quest'ultimo, nel suo intervento, sottolineando poi come il nuovo ordinamento, da poco entrato in vigore, non tenga in alcun conto i giovani avvocati e li metta di fronte a difficoltà economiche notevoli, al punto da impedirgli, in alcuni casi, di avere le condizioni minime per svolgere dignitosamente la professione.
E restare a guardare senza pensare di fare nulla è impossibile oltre che da irresponsabili. Ecco perché la presenza a Crotone di professionisti di tale altissimo livello diventa un momento di confronto e di crescita per l'intero Foro provinciale. Oltre che un modo per conoscere altre realtà, come ha sottolineato lo stesso Medici.
Ester Perifano, invece, si è detta felice di essere potuta finalmente venire in Calabria, per avere così la possibilità di conoscere più da vicino le difficoltà che esistono tra gli avvocati del Sud Italia. Secondo il segretario nazionale di Anf i problemi della nuova normativa partono dall'iter stesso che ha portato poi alla nascita di una riforma la cui legge originale risaliva addirittura al 1933. Si è trattato infatti di un percorso accidentale che ha viste coinvolte troppe persone e che alla fine vede privilegiata una certa avvocatura a discapito di un'altra. I più penalizzati, come già detto da Medici, sono i giovani che oltretutto sono il 60% degli iscritti all'ordine su scala nazionale. I limiti della nuova normativa, soprattutto in materia di deontologia, sono stati sottolineati anche da Sergio Paparo che ha in più aggiunto la necessità di agire per cercare di limitare i danni.
Per quanto riguarda la vita del Tribunale di Crotone, i relatori si sono detti concordi che l'unica strada da portare avanti sia quella del lavoro quotidiano e della coesione.