Trovati con le armi nel furgone: in tre in manette

Reggio Calabria Cronaca

La ricerca delle armi clandestine continua imperterrita da parte dei Carabinieri della Compagnia di Reggio Calabria che questa volta hanno arrestato tre soggetti appartenenti allo stesso nucleo familiare.

In particolare, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile supportati da un’unità cinofila per la ricerca di armi del GOC di Vibo Valentia, hanno eseguito un’approfondita perquisizione domiciliare presso i terreni dei fratelli Pellegrino, rispettivamente Domenico, 50enne e Vincenzo, 46enne, rinvenendo - in un furgone parcheggiato all’interno di un ovile di loro proprietà - un fucile da caccia cal. 20 marca “Lorenzotti” con matricola abrasa; una pistola cal. 6,35 marca “Bernardelli” con matricola abrasa, completa di due caricatori con 10 proiettili; 18 cartucce per fucile cal. 20.

A finire in manette anche il figlio 20enne di uno dei Pellegrino, presente all’atto della perquisizione.

Quanto rinvenuto è stato posto sotto sequestro e repertato per la successiva trasmissione al Reparto Investigazioni Scientifiche di Messina, al fine di effettuare le perizie balistiche del caso ed in modo da verificare l’eventuale compatibilità delle stesse con reati commessi recentemente.

Alla luce di quanto accertato dai Carabinieri, i tre sono stato così arrestati e condotti presso la caserma da dove, al termine delle formalità di rito, sono stati trasferiti presso la Casa Circondariale di Arghillà e successivamente accompagnati davanti all’Autorità Giudiziaria reggina che, convalidando l’arresto, ha disposto la sola scarcerazione del giovane ventenne, confermando la misura in carcere per il padre e lo zio.