Cariati, tutto pronto per il Capodanno ortodosso
Aspettando il Capodanno, sì, ma quello ortodosso. Il nuovo anno, in Russia, scocca nella notte tra il 13 ed il 14 gennaio. Viaggia con 13 giorni di differenza, secondo il calendario Giuliano rispetto a quello Gregoriano, anche il Natale che l’associazione Italia Russia Cultura e Lingua senza Frontiere ha festeggiato, il 7, in occasione dell’inaugurazione della nuova sede del sodalizio. A Cariati, presso il Centro Sociale cittadino, una scuola per bimbi russofoni.
Per la presidente Olga Kisseleva il metodo che il sodalizio vuole darsi è questo: coniugare momenti didattici a momenti ludici per far conoscere ai bimbi di lingua russofona la storia, i costumi e le tradizioni della propria terra di origine.
Barba bianca e abito lungo. Per la festa dedicata ai più piccoli Dianov Pavel ha vestito i panni di Ded Moroz, Padre Gelo, il tradizionale portatore di doni nel folklore natalizio russo, l’equivalente del nostro Babbo Natale, ma di azzurro vestito. Con lui c’era anche Snegurochka, la “fanciulla di neve”, la nipote di Ded Moroz, interpretata da Maria Viazigina. Olga Kisseleva ha interpretato il personaggio di Baba Jiaga, la vecchia strega che si sposta volando su un mortaio, utilizzando il pestello come timone e che cancella i sentieri nei boschi con una scopa di betulla d'argento.
Antonio Graziano si è occupato dell’acustica ed Elena Lamotta della fotografia. Filastrocche e racconti intorno all’albero di Natale. Ecco me lo staff dell’Associazione Italia Russia ha spiegato la festa ai numerosi bimbi, russofoni e non, che hanno affollato la nuova sede di Cariati. Qui, si sta lavorando per allestire una scuola di lingua e cultura per i bimbi ed adulti russofoni.