Primarie centrosinistra: Rete Civica Lametina candida Nicolino Panedigrano
Le associazioni riunite in Rete Civica Lametina (Ambiente e Territorio Beni Comuni, Giustizia e Diritti per il Malato, I Lametini 2.0, Amolamezia, Mondo Libero) nel corso di una partecipata assemblea hanno ufficializzato il candidato sindaco nelle primarie del centrosinistra alla testa di una lista che farà dell’identità di Lamezia e della difesa della città il suo obiettivo principale.
La scelta è caduta su Nicolino Panedigrano. Nicastrese, avvocato, presidente dell'Associazione Nazionale Forense di Lamezia, ambientalista, da sempre attivista politico di sinistra e animatore di movimenti e comitati civici, già consigliere comunale, l’avvocato Nicolino Panedigrano in questi ultimi anni si è caratterizzato per le sue battaglie a favore della sanità lametina, contro la chiusura del Carcere e del Tribunale, per la tutela del territorio e del paesaggio, assurgendo ad uno dei punti di riferimento della volontà di riscatto della città.
Panedigrano: ”Ringrazio le associazioni per la loro fiducia. Essa nasce da un lungo percorso che da quattro anni a questa parte è stato fatto assieme a un gruppo di giovani, donne, professionisti e lavoratori che sentono la politica come impegno e passione, che hanno un nutrito e variegato bagaglio di conoscenze e che i problemi di Lamezia li ha ben studiati, individuandone origini e cause e proponendone le soluzioni”.
“Credo di poter tranquillamente affermare, ha proseguito Panedigrano, che mentre altri candidati si propongono parlando di ciò che vorrebbero fare, questo gruppo può presentare alla città quel che ha già fatto in tanti anni di lavoro e non solo nella sanità dove abbiamo espresso l’impegno maggiore a causa dell’offensiva di smantellamento da parte di una arrogante amministrazione di centrodestra. Certo la salvezza del servizio trasfusionale e della terapia intensiva neonatale sono il risultato della nostra mobilitazione e delle iniziative che hanno coinvolto tutti i cittadini a partire dai Sanitari e dagli Operatori della sanità.
Stiamo ancora lavorando ad iniziative di incontro nelle diverse aree della città, perché vogliamo continuare a confrontarci direttamente con i Cittadini sui tanti problemi che tuttora assillano la città. Riteniamo che dal confronto costante debbano scaturire obiettivi e strategie per l’amministrazione che sogniamo, fondata sulla piena trasparenza, sulla partecipazione dei cittadini, sulla lotta alla mafia e a tutte le forme di clientela, affarismo, corruzione, sul rispetto assoluto del territorio che significa un no secco ad assurdi ed superflui insediamenti di pale eoliche sul nostro Reventino ed alla attuale progetto di PSC che propone uno smodato consumo di suolo.
Ci sono tanti problemi che cittadini, associazioni e volontariato vivono da anni e che non sono stati ancora nemmeno avviati a soluzione o addirittura hanno fatto passi indietro. Eppure, a partire dai servizi sociali, dalla cura dell’ambiente, dall'assistenza ai soggetti in difficoltà, dalla promozione della cultura, dalle politiche di sviluppo sostenibile, a quelle del lavoro e quelle giovanili, per finire ai temi dell'integrazione sociale di rom ed extracomunitari ci sono tante idee, proposte ed esperienze positive che a volte sono state abbandonate e che invece si possono e si debbono valorizzare. È per questo che partendo dalle istanze dei quartieri va sviluppato un programma, che pur badando al necessario risanamento non strangoli la società, ma che invece, partendo dal rivoluzionamento della macchina comunale punti alla valorizzazione delle nostre cospicue risorse infrastrutturali, industriali, agricole, turistiche e termali.
Rivolgiamo in questa fase di stesura dei programmi un appello alla partecipazione alle cittadine e ai cittadini che si riconoscono in questi principi, per rendere concreto il cambiamento e determinare una svolta effettiva che, nel segno della discontinuità amministrativa, faccia della partecipazione il suo snodo centrale per costruire una nuova città che a stretto concerto con tuti i comuni del comprensorio proietti tutto il lametino verso una migliore e più grande dimensione territoriale”.