Reggio, coordinamento provinciale Mir sulla disfatta di Forza Italia
"Qualcuno dovrà assumersi le responsabilità della reale disfatta di Forza Italia in Calabria, non ci si può aggrappare alla disaffezione nazionale che sta vivendo la politica, bisogna reagire da subito e condividiamo, pertanto, quanto da Fitto, Galati Foti ed ancora Mancini, Albano, Bulzomì, Pacenza e Caputo esplicitato cioè: rifondare il Partito". E' quanto scrive il Coordinatore Provinciale Mir, Carmelo Palamara.
"E’ bene precisare - continua la nota - che solo per questioni di opportunità usciamo oggi ad analizzare quanto accaduto, ma si era già pronti a farlo il 22 novembre e cioè prima del voto, attenti per come siamo stati in tutta la campagna elettorale.
Ecco quello che è successo in maniera lampante: da maggio ad oggi Forza Italia in Calabria ha perso 50.698 consensi e cioè il 7,33% di voti, che poi la coordinatrice regionale, Jole Santelli, affermi che “Siamo cresciuti rispetto alle europee” potrebbe significare un po’ di cose: o i suoi “analizzatori” sui risultati l’hanno informata male; o lei non sa leggere i numeri o mente sapendo di mentire. Beh, non saremo noi a dire quale delle tre è più probabile anche se un pensiero in merito lo abbiamo e lo si potrebbe intuire leggendo fino in fondo.
Certo, è andata peggio al Pd che di consensi da maggio ne ha persi 82.639 passando dal 35,80% al 23,68%, ma questa è un’altra storia!
A noi interessa Forza Italia, e per di più al Mir (Moderati in Rivoluzione) parte integrante del partito azzurro, per cui credo sia nostro diritto esprimere il rammarico per una gestione folle ed irresponsabile di chi ha occupato fino ad oggi ruoli per cui si è mostrato incapace.
E’ stato eletto presidente Mario Oliverio, che non è PD ma è Komunista (così si è autodefinito e pure con orgoglio, chi ha seguito “Porta a Porta” di qualche tempo addietro, ha avuto modo di apprenderlo) e mentre il mondo intero festeggia la caduta del muro di Berlino, questo lembo di terra abbandonato a se stesso, chiamato Calabria si prepara a festeggiare….. il ritorno al passato.
Chi additare per la deblache di Forza Italia? Sono stati fatti errori …. qualcuno dice, ma possono chiamarsi errori il presentare solo tre liste e per giunta azzoppate, idonee ad affrontare una sinistra agguerrita con nove liste? Possono chiamarsi errori il formare liste in cui si inserisce di tutto, candidati da 5 voti e persino “bosniache” da 134 voti? Non si tratta di errori, si tratta di palese incapacità politica e pertanto chiediamo le dimissioni di coloro che hanno gestito il partito in Calabria.
Il 21 ottobre2014, un mese prima le elezioni, avevamo chiesto, attraverso un nostro comunicato, alcune cose quali ad esempio maggiore riflessione su un’eventuale alleanza con l’Ncd-UDC ritenuta, per la scrivente, indispensabile per una vittoria elettorale, e non solo questo, avevamo fatto chiaro riferimento, a chi di dovere, a non creare tensioni o disparità nel gestire la politica, ciò avrebbe comportato le così dette “fuitine”, e che a seguito del responso dell’urna, si sono tutte verificate.
Cosa credeva la coordinatrice di Forza Italia, che portando al di qua della barricata gente di “scopellitiana memoria” non avrebbe permesso all’NcD di raggiungere e superare il fatidico 8%? O magari, tentando di “svenare” la lista NcD, riuscire a tarpare le ali a Pino Gentile? Questa è pura utopia, basta vedere cosa si è verificato al primo Consiglio regionale……, ma un consiglio spassionato lo rivolgiamo ai cosentini: state sereni e non agitatevi ma piuttosto ……rassegnatevi, perché ancora una volta i Gentile hanno dimostrato di non essere secondi a nessuno.
Ed è con rabbia che continuiamo a sostenere che se le porte fossero rimaste aperte all’intesa, il percorso elettorale sarebbe stato diverso e il MiR azzarda anche ad una vittoria ma, stante le cose per come successe, la sconfitta certamente avrebbe avuto margini ristrettissimi rispetto a quelli abissali che si sono delineati. Ma come sempre, si ragiona per interessi personali…..vero Signora Santelli?
Non è stato forse un suo interesse personale aver portato in Forza Italia il signor Orsomarso, o è stato un interesse da lei avallato al suo amico Scopelliti? E quindi la domanda nasce spontanea: perché Orsomarso si in Forza Italia e Gentile no?
Ed ancora: può forse negare la sua “guerra santa” (se non proprio la sua, capiamo bene di chi), a favore di un Orsomarso “Capo gruppo” di Forza Italia in Consiglio regionale? A proposito è tesserato a Forza Italia o ancora ha la tessera dell’NcD? Ma al danno la beffa: lei lo ha candidato in Forza Italia e il signor Orsomarso non ha aderito al gruppo consiliare regionale e quindi, signora Santelli, coordinatrice regionale per lei questo è un bel sentire?
E quindi, signora Santelli, questi suoi attenti interventi “ chirurgici” non sono serviti, esclusivamente, a dividere Forza Italia in Calabria?
Non condividiamo assolutamente nulla della sua gestione, come non condividiamo il suo trincerarsi dietro il fatto di aver seguito alla lettera quanto richiesto dal Cavaliere, e questo non è vero e lo abbiamo evidenziato poco prima, come siamo convinti che non sia vero che il Cavaliere sia rimasto contento(vedi Corriere della Calabria il 18 gennaio scorso)per come siano andate le cose in questa regione, perché se è veramente questo che si pensa allora è bene che chiudiamo bottega e rassegnati, torniamo a casa.
Ma continuiamo con le negatività: non abbiamo condiviso la più assurda “genialata” partorita con la formazione di una lista parallela a quella di Forza Italia, e per giunta presentata col nome “Casa delle Libertà”. Si sarebbe potuto evitare di offendere l’intelligenza delle persone, poiché presentandola con un altro nome avrebbero fatto intendere che era una normale lista e non di matrice “Scopellitiana”, dati i candidati inseriti in essa.
Certo la lista è andata di suo, ma la nostra coordinatrice regionale non ha ancora capito che la Calabria e i calabresi in particolare, non potendo punire chi ci ha abissato, hanno rigurgitato il proprio malessere su tutti noi, prima con l’astensionismo e poi con il voto.
Per non citare i trasversalismi verificatesi durante il periodo elettorale: “una vergogna”, che non andremo a sciorinare …. almeno per il momento; siamo persone che ci teniamo a Forza Italia e rispettiamo il detto che “ i panni sporchi si lavano in famiglia”, ma ci auguriamo vivamente che chi sarà chiamato a dare conto di quanto successo si fornisca di ottimo “detersivo”, altrimenti i panni: sporchi sono e sporchi resteranno e i…. “cosiddetti” saranno veramente amari.
Che le disavventure del Cavaliere, grazie alla sinistra, hanno inciso notevolmente sulle sorti del partito, questo è vero come è pure vero che se avesse designato sin dal 2009 persone capaci a gestirlo, oggi non saremmo governati dal Komunista Oliverio, che pure ci sembra una brava persona (lo abbiamo seguito nella seduta consiliare di ieri), ma a nostro avviso ha quella “infrazione” di vivere da Stalinista- Leninista che non gli si addice.
È ora di dire “B A S T A“, Forza Italia va rivoltata come un calzino, da Cosenza a Reggio Calabria passando per Catanzaro, non ha bisogno né di attori ne tanto meno di “manniquin”, ma di gente capace di gestire la politica con l’obiettivo principe di poter tornare a riconquistare, nel breve, quanto da altri usurpato.
Se in politica si continua a tutelare il proprio “IO” (cosa che si è fatto fino ad oggi) ed affossare quelli che sono i principi nobili di essa, potrà mai il cittadino riavvicinarsi alla politica e riacquistare quella fiducia smarrita da tempo?
Ecco del perché gli attuali “gestori”, in ogni dove: tutti a casa".