Presidente Enzo Bruno, incontrata la giunta di Confindustra Catanzaro
“La Provincia di Catanzaro capoluogo di Regione e sede dell’Università Magna Grecia, con Lamezia Terme, cuore dei trasporti e della logistica regionale, su strada, ferro, ed aerea, situati al centro della regione, deve assumersi la responsabilità storica di riorganizzare il Territorio su due poli, Catanzaro e Lamezia Terme, che non siano centri burocratici ma l’asse dello sviluppo del territorio (agricoltura, turismo, cultura, sanità debbono essere i capisaldi da cui partire) ed alla creazione di posti di lavoro diventando modello per l’intera regione”.
E’ improntata su un progetto che consenta una omogeneità di sviluppo nel territorio degli 80 Comuni del Catanzarese, partendo dal riconoscimento funzionale e direttivo del Capoluogo di Regione, l’azione programmatica avviata dal presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, al centro del confronto con la Giunta di Confindustria Catanzaro che si è tenuto ieri nella sede di via degli Eroi, alla presenza del presidente Daniele Rossi e del direttore Dario Lamanna.
Con l’incontro voluto dal presidente di Confidustria, nonché vice presidente di Unindustria Calabria, prosegue il percorso di collaborazione sinergica tra gli enti intermedi Confindustria e Ance Catanzaro, al fine di porre le basi per una programmazione unitaria su alcuni obiettivi fondamentali per il rilancio della città di Catanzaro e del suo entroterra. E’ proprio l’auspicio di una sempre più proficua sinergia istituzionale di Daniele Rossi ad aprire i lavori della Giunta che ha sollecitato il presidente Bruno attraverso una serie di domande e sollecitazioni.
Si parte dalla volontà di rafforzare il rapporto costruttivo avviato con l’associazione degli industriali per contribuire alla rivitalizzazione del centro storico di Catanzaro, per arrivare alla costruzione di una nuova identità territoriale ed istituzionale della Calabria all’interno di un’Area Vasta “che non lascia indietro il territorio. Viabilità, partecipazione all’Expo, mobilitazione a sostegno dell’aeroporto internazionale di Lamezia, ma anche l’impegno per la realizzazione del nuovo Ospedale di Catanzaro: sono questi alcuni degli argomenti affrontati e sviluppati durante l’incontro di ieri, che ha fornito anche l’occasione per rimarcare la preoccupazione per la confusione normativa che insiste sulle Province, la mancanza di risorse che mettono i presidenti nelle condizioni di essere “commissari liquidatori”.
“Le Aree Vaste mantengono una serie di funzioni importanti, come quelle di Genio civile, protezione civile e assetto del territorio, quindi restano a capo di un sistema che si occupa della tutela dei cittadini – esordisce il presidente Bruno - ma mantiene altri compiti come la viabilità, edilizia scolastica, l’ambiente e i trasporti: compiti e funzioni importantissime che devono essere ripensate nel rapporto con i sindaci e i territori”.
“Uno dei problemi da affrontare è quello di unire il territorio attraverso la viabilità, intesa come sistema di trasporti e mobilità”, ha affermato il presidente Bruno sollecitato da un vero e proprio fuoco di fila di interventi e domande da parte dei componenti della Giunta, tra questi il presidente dell’Ance, Alessandro Caruso; Giampiero Tauro, presidente Turismo e Spettacolo; il presidente della Camera di Commercio, Paolo Abramo; il presidente regionale della Piccola Industria Aldo Ferrara; Marcello Caglioti, delegato Edile ed Affini, e Floriano Noto, past president dell’Associazione. Mobilità incentrata sull’asse Catanzaro-Lamezia guardando, sul completamento della Traversale delle Serre, sull’ammodernamento della 106. “Un sistema integrato che deve imperniarsi sul collegamento che guarda da Catanzaro a Cosenza attraverso il recupero delle Ferrovie della Calabria, che consentirebbe di raggiungere i due centri in solo trenta minuti – ha detto ancora Bruno – ma che faccia di Lamezia lo snodo industriale dello sviluppo. Progetti che puntiamo a realizzare, secondo le nostre possibilità, attraverso il Piano triennale delle opere pubbliche, ma che non possono fare a meno di una interlocuzione forte con la Giunta regionale e, soprattutto puntando sull’utilizzo dei Fondi europei”.
“Il piano di finanziamenti pubblici previsto dal Governo nel decreto Sblocca Italia e nella Legge di stabilità prevede uno stanziamento di circa 10 miliardi, di cui oltre l’80 per cento destinati al Centro-Nord e solo il 19 per cento al Sud – ricorda il presidente della Provincia -. L’80 per cento dei fondi destinati alla Provincia di Catanzaro sono stati dirottati dalla Giunta Scopelliti per sanare il deficit sanitario. Una rete infrastrutturale moderna è adeguata è fondamentale per rompere l’isolamento in cui versa l’area centrale della Calabria”.
“Dobbiamo puntare ad una interlocuzione forte con la Regione per restituire a Catanzaro un’autorevolezza che ha perso da tempo, a partire dal recupero di quelle risorse: noi pensiamo al completamento di opere come la strada a scorrimento veloce che da Lamezia est passa da Maida e Cortale, ma anche alla strada da Girifalco a Squillace che puntiamo a trasformare in trasversale: servono dieci milioni di euro. La Regione deve essere ente di gestione, la Provincia pensa alla programmazione”.
Il presidente Bruno rilancia, ancora una volta, la carta di una legge ad hoc per “Catanzaro capoluogo” e, quindi costruire le condizioni affinché il Capoluogo di regione sia davvero città direzionale e funzionale a supporto di tutta la Calabria. “Risultati importanti per la crescita dell’intero territorio provinciale - conclude Bruno - che possono essere perseguiti attraverso il protagonismo degli industriali, dell’imprenditoria sana che investe e scommette sul proprio territorio, e che può contare su una classe dirigente illuminata, al vertice di istituzioni pronte a collaborare in maniera sinergica e produttiva. La Provincia è a disposizione, pronta a fare la propria parte senza riserve”.