Bilancio 2014 della Capitaneria di porto Guardia costiera di Crotone
Il 2014, appena trascorso, obbliga a stilare un consuntivo sulle attività svolte dalla Capitaneria di porto di Crotone. Va sicuramente evidenziato il complesso delle operazioni gestite e coordinate in materia di soccorso e salvaguardia della vita umana in mare. Le operazioni di soccorso, le cosidette attività S.A.R. - Search and Rescue - svolte dai mezzi navali e terrestri della Capitaneria di porto nell’anno appena concluso sono state 41.
Complessivamente sono state soccorse 39 imbarcazioni in difficoltà per un complessivo di 111 persone assistite o tratte in salvo. A questi numeri vanno aggiunti poi i 5.000 circa migranti irregolari tratti in salvo sia con le motovedette o i pattugliatori della Guardia Costiera sia quelli trasportati e sbarcati con le navi della Marina Militare direttamente nel porto della città pitagorica.
In materia di polizia ambientale e demaniale è stato effettuato un capillare controllo del territorio di giurisdizione che ha condotto all’accertamento di 57 reati in danno al pubblico demanio marittimo ed il deferimento di 56 persone alle competenti Autorità Giudiziarie. Otto sono state le strutture poste sotto sequestro e 4 sono stati gli illeciti amministrativi accertati per violazioni in materia di uso del pubblico demanio marittimo.
Particolarmente intensa è stata l’attività a tutela dell’ambiente marino e costiero. Tra ispezioni e verifiche condotte agli impianti di depurazione, contrasto agli scarichi abusivi e superamento dei limitari tabellari imposti dalla vigente normativa di settore sono state 19 le infrazioni accertate di natura amministrativa e 10 quelle di rilevanza penale; 4 sono stati gli impianti di depurazione posti sotto sequestro in esecuzione di provvedimenti emessi dall’Autorità Giudiziaria.
Nel delicato ecosistema dell’Area marina protetta di Capo Rizzuto, area di particolare pregio ambientale, sono state accertate 5 occupazioni abusive di pubblico demanio marittimo, mentre 4 sono state le persone deferite alla competente Autorità Giudiziaria per violazioni perpetrate all’interno delle zone “A” di riserva integrale che hanno, tra l’altro, condotto al sequestro di 1 acquascooter.
Tra le attività di maggior rilievo poiché finalizzate alla tutela del consumatore, vanno annoverati i controlli su tutta la filiera della pesca al fine di prevenire e reprimere eventuali frodi in commercio, verificare la corretta tracciabilità dei prodotti posti in vendita, salvaguardare gli stock ittici ed impedire la commercializzazione di prodotti sotto misura (il cosiddetto novellame la cui cattura indiscriminata produce effetti negativi sul ripopolamento dei mari).
Per l’accertamento di frodi in commercio, vendita di prodotti ittici sotto misura e commercializzazione di prodotti in cattivo stato di conservazione sono state 49 le comunicazioni di reato redatte e 103 gli illeciti amministrativi accertati con circa 2.185 chilogrammi di prodotti ittici sequestrati; 50 gli attrezzi da pesca sequestrati in quanto o ubicati in zone di mare non consentite o perché impiegati da soggetti non autorizzati o, infine, poiché non rispettavano l’apertura minima delle maglie prevista per legge.
Sul fronte della sicurezza della navigazione e della security portuale sono state effettuate da parte degli Ispettori PSC (Port State Control) abilitati della Capitaneria di porto di Crotone 14 visite di sicurezza a bordo di unità mercantili e 18 visite di sicurezza a bordo di unità da pesca. Nel complesso, sono stati accertati 1 illecito penale e 5 illeciti amministrativi.