Coldiretti, 70mo della fondazione: udienza da papa Francesco
“Una emozione ma anche uno sprone a continuare con maggiore impegno sulla valorizzazione del modello di agricoltura durevole e sostenibile”. Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria che ha partecipato all’udienza concessa alla Coldiretti dal Santo Padre in occasione del settantesimo anniversario di fondazione della Confederazione Nazionale dei Coltivatori trasmette in modo palpabile la gioia di questo incontro.
"Indicazioni forti quelle di Papa Francesco – prosegue - così forti ma nello stesso semplici e chiare quando ad esempio afferma che: “davvero non c’è umanità senza coltivazione della terra; non c’è vita buona senza il cibo che essa produce per gli uomini e le donne di ogni continente. L’agricoltura mostra, dunque, il proprio ruolo centrale”.
Ed ancora: Il verbo “coltivare” richiama alla mente la cura che l’agricoltore ha per la sua terra perché dia frutto ed esso sia condiviso: quanta passione, quanta attenzione, quanta dedizione in tutto questo! Si crea quel rapporto familiare e la terra diventa la “sorella” terra. Non svendere la Madre Terra e custodirla. Temi che per noi calabresi sono di grande interesse e che richiedono un impegno continuo. Un passaggio straordinario del Papa, che terremo in grande considerazione, riguarda “l’opera di quanti coltivano la terra, dedicando generosamente tempo ed energie, si presenta come una vera e propria vocazione. Essa merita di venire riconosciuta e adeguatamente valorizzata, anche nelle concrete scelte politiche ed economiche. Si tratta di eliminare quegli ostacoli che penalizzano un’attività così preziosa e che spesso la fanno apparire poco appetibile alle nuove generazioni, anche se le statistiche registrano una crescita del numero di studenti nelle scuole e negli istituti di Agraria, che lascia prevedere un aumento degli occupati nel settore agricolo. Nello stesso tempo occorre prestare la dovuta attenzione alla fin già troppo diffusa sottrazione di terra all’agricoltura per destinarla ad altre attività, magari apparentemente più redditizie”.
"Siamo pronti a raccogliere queste sfide che Papa Francesco ci ha consegnato nel solco della Dottrina Sociale della Chiesa ed in particolare anche il richiamo al valore del cibo quando rivolge lo sguardo e afferma : “due aree critiche: la prima è quella della povertà e della fame, che ancora interessa purtroppo una vasta parte dell’umanità” Ed ancora in modo ancor più concreto ribadisce che “in realtà il sistema economico dominante esclude molti dalla loro giusta fruizione. L’assolutizzazione delle regole del mercato, una cultura dello scarto e dello spreco che nel caso del cibo ha proporzioni inaccettabili, insieme con altri fattori, determinano miseria e sofferenza per tante famiglie. Va quindi ripensato a fondo il sistema di produzione e distribuzione del cibo. Come ci hanno insegnato i nostri nonni, con il pane non si scherza! E poi lasciandosi andare ad un ricordo che è molto vivo anche nella popolazione della nostra regione afferma che : “Io ricordo che, da bambino, quando cadeva il pane, ci insegnavano a prenderlo e baciarlo e a riportarlo sul tavolo. Il pane partecipa in qualche modo della sacralità della vita umana, e perciò non può essere trattato soltanto come una merce “. Sarà un incontro indimenticabile e il nostro impegno e la nostra testimonianza – conclude Molinaro – proseguirà ogni giorno in modo più forte e convinto nella nostra bella Calabria dove c’è tanto da fare”.