Intimidazioni: ordigno rudimentale danneggia la sede del Pse di Cosenza
Il circolo del Pse "Placido Rizzotto", situato in via Popilia a Cosenza, è stato danneggiato gravemente, nella serata di scorsa, dall’esplosione di un ordigno rudimentale che ne ha scardinato completamente la saracinesca. Sul posto sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco che hanno spento le fiamme e la squadra mobile della polizia che sta indagando sull’accaduto. Da quanto ricostruito sembrerebbe che ignoti si siamo introdotti nel locale che al momento era chiuso e vi avrebbero piazzato la bomba, dandosi poi alla fuga. Alle 11 di stamani il gruppo consiliare del Pse incontrerà Dario Granieri, procuratore capo della Repubblica di Cosenza e dopo è prevista una conferenza stampa nell'atrio del Tribunale.
Reazioni
"La matrice è senz'altro intimidatoria e politica, non nascondiamoci dietro un dito visto che una settimana fa è avvenuta un'intimidazione grave nei confronti di Giuseppe Mazzuca e della sua famiglia. Il procuratore Granieri ha registrato la nostra denuncia e si è riservato di raccordarsi con le autorità inquirenti". Lo ha detto e all'Agi Enzo Paolini, consigliere comunale di Cosenza, dopo aver incontrato il procuratore a poche ore dall'attentato dinamitardo che ha distrutto il circolo Pse di via Popilia. Paolini era accompagnato dai consiglieri comunali Sacco, Mazzuca e Cipparrone.
"Quella sede - ha detto ancora Paolini - era adibita solo ad ospitare 60 bambini per un doposcuola gratuito - ha precisato Paolini - offerto dal Pse. Da due anni, senza fanfare, davamo questo servizio - ha aggiunto - e adesso i bimbi ne avranno un grave danno. Se non ci sarà una reazione delle forze sane della città, che sono il 99% della popolazione, il clima diventerà insostenibile. Noi non abbiamo paura, e questo è senz'altro un atto di vigliaccheria e codardia politica". Oggi pomeriggio, davanti al circolo distrutto, alle ore 17,30, Paolini incontrerà i genitori dei bimbi che usufruivano del doposcuola.
"A nome del Pd Calabria esprimo solidarietà al PSE di Cosenza per l'incendio, di origine dolosa, che questa notte ha distrutto la sezione “Placido Rizzotto” del partito, nel Capoluogo bruzio", lo dichiara il segretario regionale del Pd Ernesto Magorno che aggiunge: "Auspicando che venga fatta al più presto piena luce su un accaduto, che turba e sconvolge per la sua violenza, non posso che esprimere la più ferma condanna e la più decisa riprovazione, per un tentativo così grave di intimidire il normale e sereno dispiegarsi del confronto politico. Non posso pertanto che rinnovare la vicinanza di tutti i democratici calabresi agli amici del PSE, assieme al sostegno per tutte le iniziative che vorranno attuare a condanna del vile gesto intimidatorio subito".
I Giovani Democratici Calabria esprimono solidarietà e vicinanza ai dirigenti del PSE e a tutta la comunità democratica. Condanniamo con forza tali atti arcaici che, purtroppo, si palesano ancora nelle nostre società. La società tutta deve gridare il proprio dissenso contro tali atti che si muovono in direzione opposta alla democrazia.
Bisogna scendere in piazza perché vogliamo vivere in una società libera dalle coercizioni e dalla criminalità organizzata. Per questi motivi invitiamo tutto il centro sinistra calabrese e tutte le forze politiche e sociali ad organizzare una manifestione nella citta' di Cosenza. Dimostriamo vicinanza attiva al gruppo del Pse Cosenza. Solidarieta' e vicinanza da parte dei Giovani Democratici Calabria ad Enzo Paolini, al Capo Gruppo Pse al comune di Cosenza Giuseppe Mazzuca e a tutto il gruppo".
"Quanto successo questa notte al circolo del PSE “Placido Rizzotto” di Cosenza desta grande e forte preoccupazione". E' quanto dichiara Michele Mirabello, consigliere regionale Pd.
"Una grave intimidazione - continua la nota - che non va sottovaluta e a cui mi auguro si faccia presto luce e chiarezza.
Gli atti di violenza contro un partito sono una ferita alla democrazia e alla vita sociale, in quanto i circoli sono luoghi d confronto, e chi attacca questi luoghi attacca il senso più profondo del concetto di libertà.
Purtroppo non si tratta di un unico caso, sono episodi che si ripetono spesso per questo si impone una reazione delle istituzioni democratiche ad ogni livello".