La casa circondariale apre alla cultura del territorio
Da ieri la biblioteca della Casa Circondariale “Ugo Caridi” di Catanzaro si è arricchita di decine di libri di autori contemporanei pubblicati dalle edizioni Ursini, e di film offerti, rispettivamente, dall’Accademia dei Bronzi e dall’Associazione culturale “Teura”.
“Una iniziativa lodevole che - ha sottolineato la dottoressa Angela Paravati, direttore dell’Istituto penitenziario - si inserisce nelle attività di promozione culturale tese a creare un valido e proficuo rapporto tra detenuti e società civile catanzarese. L’arricchimento culturale, quindi, come strumento di recupero e di reintegrazione di quanti si trovano attualmente ristretti nella struttura”.
Con il direttore dell’Istituto di pena erano presenti il presidente e il responsabile del settore storico dell’Accademia dei Bronzi, Vincenzo Ursini e Titta Scalise, e il presidente dell’Associazione culturale “Teura”, Antonio Montuoro.
Angela Paravati, nel ringraziare Ursini e Montuoro si è soffermata sulla necessità di dare continuità a simili iniziative, proponendo ai due rappresentanti dei sodalizi culturali una serie di “incontri con l’autore”, attraverso i quali coinvolgere direttamente i detenuti per inserirli in un programma di attività indirizzato ad un costante rapporto con il territorio. Da noi, - ha sottolineato Paravati - ci sono persone di buon livello culturale che vogliono confrontarsi con l’esterno e tali incontri favoriscono certamente questo tipo di rapporto dialettico”.
Da parte sua, l’editore Ursini, ha confermato la volontà di concretizzare nel migliore dei modi il rapporto di collaborazione avviato ieri con l’istituto di pena, mettendo in atto nei prossimi mesi una serie di iniziative congiunte, alcune delle quali avranno carattere nazionale.
“La nostra associazione e la nostra casa editrice - ha sottolineato Ursini - già note a livello europeo per il premio Alda Merini, del quale proprio in questi giorni abbiamo in corso la quarta edizione, non mancheranno di offrire un fattivo contributo anche in questo settore. Siamo convinti che il costante rapporto con la società civile rappresenti un efficace mezzo di reintegrazione e la cultura è lo strumento più indicato per concretizzare tale rapporto. Alla biblioteca dell’istituto di pena catanzarese abbiamo, infatti, offerto cento libri di narrativa, saggistica e poesia di nostri autori alcuni dei quali, nei prossimi mesi, si confronteranno con i detenuti che, a loro volta, diventeranno lettori e critici e redigeranno apposite recensioni”.
“Oggi, l’Accademia dei Bronzi - ha aggiunto G. Battista Scalise - esce dai suoi tradizionali schemi culturali per condividere, unitamente all’istituto di pena catanzarese, azioni di autentico impegno civile”.
Infine, il presidente dell’associazione “Teura”, Montuoro, ha sottolineato quanto sia importante per un detenuto visionare film di buona qualità, siano essi di azione o di interesse sociale, come quelli offerti alla biblioteca della casa circondariale.