Primarie Vibo: Antonio Lo Schiavo al confronto tra i candidati
«È la storia politica e personale di ciascuno che parla. La mia grande forza è quella di avere un’autonomia di pensiero e d’azione talmente riconosciuta da essere riuscita a realizzare qualcosa d’inimmaginabile: unire il Partito democratico. Non sono il candidato di Tizio o di Caio, non sono candidato delle nomenclature. Sono il candidato di tanti amici, di centinaia di persone che mi dicono di andare avanti. Sono un candidato che viene dal basso, sostenuto anche, ma non solo, dal partito, per realizzare una sintesi di speranza per coloro che, in questo momento, sono disinteressati alla politica ma sono pronti a mettere a disposizione le proprie competenze per il bene della città». E' quanto ha detto, tra le altre cose, Antonio Lo Schiavo, candidato a sindaco del Pd alle primarie del centrosinistra di Vibo Valentia, intervenendo oggi nel corso del dibattito con gli altri candidati della coalizione.
«Saranno primarie vere - ha aggiunto Lo Schiavo in riferimento all’appuntamento del 22 febbraio - solo se innalziamo il livello della discussione. Se ci concentriamo, al contrario, su fatti localistici e provinciali, sul “chi sta con chi”, sulle dietrologie, non saranno primarie serie. Confrontiamoci su idee che tocchino le corde giuste dei cittadini e sui contenuti. Solo così potrà esserci un confronto vero, in grado di portare le persone libere a votare. Dobbiamo poi garantire primarie trasparenti, evitare che all’indomani ci sia l’alibi di qualcuno, chiunque esso sia, che dica che le primarie sono state inutili perché viziate. Dobbiamo sgombrare da subito il campo da simili equivoci, dobbiamo dire che saranno primarie serie, alle quali potranno partecipare tutti i cittadini che si rifanno al centrosinistra e solo ed esclusivamente i cittadini che sono connaturati da uno spirito di legalità profonda, perché altri tipi di voti e d’inquinamenti non devono esserci. E, soprattutto, dobbiamo rimanere coerenti a questi principi».