Fabbricato abusivo in area demaniale individuato a Cirò Marina
Gli agenti del Corpo forestale dello Stato hanno individuato un fabbricato abusivo edificato in un’area demaniale lungo una sponda del torrente Lipuda, nel comune di Cirò Marina. Il presunto responsabile dell’opera, nei giorni scorsi, è stato identificato e segnalato all’autorità giudiziaria.
Percorrendo le sponde del torrente, in località Marinetto di Cirò Marina, gli agenti forestali hanno notato un’area recintata e con di cancello d’ingresso, all’interno vi erano alcune opere edilizie. È stato così individuato un fabbricato in muratura ad un piano fuori terra (di 10 m x 15 m in pianta), infissi in acciaio e tetto ad una falda. Il fabbricato, completo di porticato e corte, allacciato anche alla rete elettrica ed idrica, è destinato in parte a tavernetta. Nell’area insistono altri manufatti edilizi di minore rilevanza.
Dopo le verifiche, portate a termine nei giorni scorsi, è emerso che le opere edilizie sarebbero state abusive ed edificate in un’area demaniale senza alcun atto di assenso preventivo. Le costruzioni sarebbero state edificate di recente, come risulterebbe dall’analisi delle ortofoto dell’area.
Sono state accertate violazioni al testo unico dell’edilizia e a quello dei beni culturali e ambientali, essendo le opere realizzate all’interno di una fascia di 150 m dall’argine fluviale. Il terreno, destinato a colture e pascolo, inoltre, ricade nelle aree di attenzione per quanto concerne il rischio idraulico, nonché nelle aree storicamente inondate censite dal Pai (il Piano d’assetto idrogeologico) della Regione.
In queste aree di attenzione sono vietate tutte le opere ed attività di trasformazione dello stato dei luoghi e quelle di carattere urbanistico ed edilizio. Il presunto responsabile delle attività abusive, G.A. di 49 anni, residente a Cirò Marina, è stato segnalato alla Procura della Repubblica.
L’attività repressiva, coordinata dalla Questura di Crotone, è stata svolta in attuazione della Direttiva del Ministro dell’interno del 23 aprile 2014, meglio conosciuta come "Focus ‘ndrangheta".