Regione: Tallini, grave costituzione in giudizio contro Ferro
"Si erano detti rammaricati per l'esclusione di Wanda Ferro, candidato presidente miglior perdente, parlando di legge elettorale iniqua e di penalizzazione della democrazia dell'alternanza. Dimostrando un cinismo ed un'ipocrisia senza precedenti, il centrosinistra si sta opponendo al legittimo ingresso di Wanda Ferro in Consiglio regionale, così come era accaduto nelle precedenti legislature per i migliori perdenti Fava, Abramo e Loiero". Lo afferma, in una nota, Domenico Tallini, consigliere regionale, che aggiunge: "La Regione Calabria, con atto monocratico assunto dal presidente Oliverio, si è infatti costituita nel giudizio scaturito dal ricorso presentato dal candidato del centrodestra contro la sua immotivata esclusione. Un atto, quello firmato dal presidente Oliverio, di una gravità inaudita che non solo contrasta con le dichiarazioni di facciata, ma addirittura prefigura l'eliminazione fisica del principale competitore. Nemmeno i soviet erano giunti a tanto! Non essendo un giurista, stento a capire quale sia la ratio della costituzione in giudizio della Regione. Quale sarebbe l'interesse dell'ente Regione a tenere fuori dal Consiglio il leader dell'opposizione? Oliverio - secondo Tallini - teme evidentemente che la voce autorevole e libera di Wanda Ferro si unisca a quella del sottoscritto e del collega Orsomarso, formando una vera opposizione ad una maggioranza che in quattro mesi non ha prodotto nulla, se non inondare la Calabria di proclami inconcludenti. Sono sicuro - conclude Tallini - che la magistratura stabilirà il buon diritto di Wanda Ferro a sedere in Consiglio regionale, sulla base di un impianto giuridico consolidato e supportato dalle stesse leggi costituzionali". (AGI)