Forenza (Altra Europa con Tsipras”) su vicende del Fermi di Cosenza

Cosenza Attualità

"Nel settembre scorso, avevo scritto al Ministro dell’Istruzione per segnalare gravi anomalie nella gestione del liceo cosentino "Fermi " e, nello specifico, per denunciare i presunti comportamenti anomali della dirigente scolastica Michelina Bilotta, in particolare rispetto a continui tentativi di "privatizzazione" di segmenti dell'insegnamento (l’ "intramoenia", con la quale si voleva far pagare alle famiglie i costi dei corsi di recupero per gli studenti, ledendo il diritto costituzionale allo studio, corsi privati di educazione fisica, ecc. ) ed a continui atteggiamenti vessatori verso il personale e le famiglie."E' quanto si legge in una nota di Eleonora Florenza parlamentare Europea della Lista "L' Altra Europa con Tsipras" .

"Queste gravi anomalie, - spiega ancora - in particolare nell' operato della dirigente Bilotta, hanno peraltro trovato eco non solo sulla stampa locale ma anche su quella nazionale, fino al punto che, dopo una ispezione ministeriale, si e' arrivati giorni fa, il 5 febbraio, ad un provvedimento di sospensione per 15 giorni della dirigente stessa da parte della Direzione scolastica regionale .Credo si tratti, pur nella tradizione garantista della mia storia politica, di un provvedimento di cui prendere atto positivamente perché segnala non tanto l' opportunità della mia iniziativa - frutto di una conoscenza del territorio aumentata durante la mia campagna elettorale - ma, soprattutto, la serissima fondatezza delle denunce di coloro che mi avevano fatto conoscere i fatti ed in particolare gli studenti, i genitori, le rappresentanze sindacali, numerose associazioni e finanche i Presidi delle Facoltà di Lettere e Filosofia e di Scienze Politiche dell'Unical che avevano compattamente denunciato e protestato contro questa gravissima ed "originale" visione della scuola pubblica della dirigente Bilotta.Resto perciò allibita dalla lettura di una interrogazione parlamentare di 5 deputate e deputati calabresi del PD del 7 febbraio, nella quale le necessarie e doverose ispezioni ministeriali inviate ad accertare i fatti sono divenute persecuzioni; le illegittimità compiute da una preside chiaramente " fantasiosa" sono divenute atti non punibili perché, appunto, “così fan tutti” (se comportamenti di altri dirigenti scolastici della zona fossero stati analogamente improntati ad un indirizzo di privatizzazione della scuola pubblica -come sembrano adombrare nell' interrogazione i deputati del PD- andrebbero contestati anch'essi); CGIL, CISL e UIL sono trasformate in minoranze sindacali; il clima di paura che si registra a scuola e che è segnalato in tantissimi atti, a causa del quale non tutti i lavoratori denunciano ciò che avviene in quell’istituto, viene trasfigurato in tranquillità e benessere.

Una esposizione piena di inesattezze ed addirittura minacciosa verso chi vuole accendere i riflettori della verità sulla dirigenza del “Fermi” di Cosenza che, di fatto, minano alle fondamenta la scuola pubblica.Se questa disinformante operazione dovesse andare in porto, e si dovesse rallentare o peggio arrestare l’accertamento della verità, non avremmo esitazione alcuna a denunciare in tutti gli ambiti e sedi competenti (compreso il Parlamento Europeo) questo stravolgimento della realtà, tendente a garantire l’impunità agli amici degli amici ed a mantenere la Calabria in quello stato di porto delle nebbie, coacervo di interessi spesso illegittimi, in cui prosperano corruzione e clientele.Non è più tempo - conclude Florenza - di fantasiose narrazioni come questa, che appaiono solo come terribili atti di tutela di interessi diversi da quelli della formazione degli studenti. Sono totalmente d’accordo e sostengo le sacrosante posizioni e rivendicazioni delle organizzazioni sindacali e di quanti si battono anche a Cosenza contro la privatizzazione del sapere. L’Europa sta cambiando, ed il vento che soffia dalla Grecia spazzerà via quanti operano con simile pratiche."