Case popolari, avviati interventi sicurezza a Rossano
Alloggi popolari Aterp, il sindaco Antoniotti ha ordinato la chiusura temporanea degli stabili ristrutturati, non assegnati e abbandonati. Dopo le diverse sollecitazioni inoltrate all’Azienda territoriale per l’edilizia residenziale pubblica per invitarla a mettere in sicurezza le abitazioni e ancor prima affinché si provvedesse alle assegnazioni, è stato necessario l’atto d’impulso del Primo cittadino per ristabilire le condizioni igienico-sanitarie e per far fronte alla grave situazione di degrado in cui versano i luoghi. Operai dell’ufficio tecnico e manutenzione comunale a lavoro da giorni per realizzare le opportune opere di muratura temporanea a tutti gli accessi.
I lavori, chiesti dal Sindaco, stanno interessando gli stabili di Via San Biagio, Via Colonna S. Isidoro e Via Prigioni, nel Centro storico, ristrutturati da Aterp negli anni scorsi e mai assegnati.
Nell’ultimo avviso, di martedì 3 febbraio scorso e ancor prima, nel telegramma del 9 dicembre 2014, il Primo cittadino, dopo aver effettuato insieme agli uffici gli opportuni sopralluoghi, ha sollecitato con insistenza, all’azienda provinciale per la residenza popolare, l’attuazione di interventi per far fronte all’emergenza ambientale che le stesse strutture stavano provocando alle zone della Città alta. Da anni, infatti, gli appartamenti sono abbandonati al loro destino. Nonostante la strategica allocazione, in vecchi stabili opportunamente ristrutturati, sarebbe servita a ripopolare i quartieri maggiormente disabitati e soprattutto a dare una risposta concreta a quei tanti cittadini indigenti che reclamano il sacrosanto diritto alla casa.
Di recente, inoltre, le diverse strutture abitative, che con il tempo sono state depauperate di tutti gli accessori sanitari e degli infissi, sono diventate covo di vandali e tossicodipendenti, oltre che, non essendo opportunamente custodite, ricettacolo per rifiuti ingombranti, determinando una grave condizione di pericolo. Insomma, una situazione non più tollerabile, alla quale il Comune, su impulso dell’Esecutivo, pur non essendo direttamente responsabile ha provveduto al risanamento attraverso interventi tampone. Innanzitutto bonificando i locali dai rifiuti e secondariamente murando tutti gli accessi. Questo in attesa che Aterp provveda al ripristino degli immobili e alla loro destinazione.