Calcio. Sette Daspo nel reggino, anche al presidente della Rosarnese

Reggio Calabria Cronaca

Il Questore di Reggio Calabria ha emesso sette provvedimenti di Daspo, nell'ambito dell’attività della Polizia di Stato a contrasto e repressione dei reati commessi in occasione delle manifestazioni sportive svoltesi nella provincia.

Il 7 febbraio scorso è stato emesso un divieto di accedere alle manifestazioni sportive per cinque anni nei confronti del Presidente della società di calcio “Nuova Rosarnese” di Gioia Tauro, che milita nel campionato di Prima Categoria. Allo stesso numero uno è stato anche applicato l’obbligo di presentazione presso gli uffici di Polizia per la durata di tre anni. Secondo gli inquirenti il presidente sella squadra reggina, durante l’intervallo dell’incontro di calcio del 25 gennaio contro il “San Ferdinando”, avrebbe minacciato l’arbitro per ottenere la vittoria della propria formazione ed avrebbe anche aggredito il collega presidente del “San Ferdinando”.

Il 10 febbraio, un altro provvedimento Daspo per due anni è stato emesso nei confronti di Riccardo Francesco Cordì, 19enne locrese, figlio del defunto Cosimo, assassinato nel corso della faida di ’ndrangheta che ha visto contrapposte a Locri le famiglie mafiose dei “Cordì” e dei “Cataldo”. Il 19enne, durante l’incontro di calcio del 2 febbraio scorso, Locri-Serrese si sarebbe reso responsabile del lancio di fumogeni contro i giocatori della squadra avversarie e contro i Carabinieri in servizio allo stadio, nonché di oltraggio al personale della polizia. A Cordì è stato prescritto, inoltre, l’obbligo di presentazione presso gli uffici di polizia per due anni.

Altri cinque Daspo, infine, sono stati emessi il 14 di febbraio (per la durata di un anno e sei mesi) nei confronti dei tifosi della squadra di calcio del Locri. I cinque, alla cui individuazione si è giunti anche attraverso la registrazione dei filmati da parte del personale della Scientifica, sarebbero i responsabili del possesso, dell’accensione e del lancio di artifici pirotecnici e materiale pericoloso durante due incontri di calcio del campionato di “Promozione” disputati il 2 e il 22 novembre 2014, rispettivamente contro il “Marina di Gioiosa Jonica” e la “Bagnarese”. Anche per loro l’obbligo di presentazione presso gli uffici di polizia ed il cui procedimento di convalida da parte dell’Autorità Giudiziaria è tutt’ora in corso.