Comune di Cutro. Arabia: non c‘è più maggioranza, il sindaco ne prenda atto
“Sento l’usura delle parole della politica, e la lontananza del linguaggio della politica dalla realtà. E di questo vorrei ragionare, perché spesso nel giudicare una cosa ci lasciamo trascinare più dall'opinione che non dalla vera sostanza della cosa stessa, oggi più che mai, si è consumata un’epoca, un ventennio passato con abitudine, tra l’altro, senza alcun’altro tentativo spendibile per puntellare una non amministrazione con artifizi e illusioni; non prenderne atto, ad iniziare dal Sig. Sindaco, che non esiste più maggioranza, che non esiste più ragione politica, è atto di arroganza politica”.
È questo quanto afferma Luigi Tommaso Arabia (Pdl), Consigliere Comunale di Cutro, nel crotonese, in una nota nella quale aggiunge, inolte, che “Se qualcuno ancora non l’ha capito, siamo ormai alle battute finali di un concetto di cosa pubblica che non verrà salvato da nessuno, non può essere salvato dagli eventi, ed ogni estenuante tentativo di rinviare sine die l’ultimo battito, si scontrerà con l’obbligata assunzione di responsabilità che la politica dovrà assumere”.
“Certo devo rilevare con piacere – aggiunge Arabia - che se la politica è parola, a Cutro i tentativi di confronto e riflessione hanno emozionato parte del gruppo di Rinnovamento, il quale, se pur destinato per volere popolare a ricoprire il ruolo di opposizione, negli ultimi otto mesi, ha creduto responsabilmente di poter innovare, cambiare, migliorare un modo di concepire la gestione della cosa pubblica secondo il sano principio della diversità, ci abbiamo creduto ma non ci siamo riusciti”.
“La teoria sui tempi non mi emoziona affatto, sono convinto che – prosegue il consigliere - in politica arriva il tempo delle decisioni irrinunciabili e poi si governano i processi che si presentano al cospetto della politica, sia ben chiaro, oggi, le forze consigliari di opposizione, che contano ben dieci consiglieri, devono decidere qual’è il futuro di questa amministrazione, non si può e non si deve rinunciare al ruolo della politica, convochiamoci con mozione urgente e discutiamo di Fiducia”.
“Oggi, dopo aver constatato l’impossibilità a poter rappresentare cosa diversa dal passato, nessun dubbio ci pervada e scegliamo di scegliere, decidiamo di decidere, ‘il maggior ostacolo del vivere è l’attesa, che dipende dal domani ma spreca l’oggi’, e volendo evitare che le prossime settimane siano caratterizzate dai rantoli biblici di Sansone e dei Filistei – conclude Arabia - segniamo l’ora del destino irrinunciabile”.