Minacce a coordinatore regionale di Libera Calabria Nasone, reazioni
"L'ennesima e veemente minaccia di cui è rimasto vittima in questi giorni il coordinatore regionale di Libera Calabria, Mimmo Nasone, mi colpisce proprio e soprattutto per la violenza con cui uno o più vigliacchi hanno scelto di mettere a segno il loro piano; nascondendosi dietro una lettera contenente una lunga serie di minacce e mortificazioni". E' quanto scrive Sebi Romeo, capogruppo del Partito Democratico in consiglio regionale.
"Minacce che - continua la nota - conoscendo personalmente Nasone, sono certo che in alcun modo riusciranno a rallentare la sua instancabile opera. Così come sono certo che gli organi inquirenti e la magistratura individueranno e puniranno i colpevoli di tale inaccettabile gesto, perpetrato ai danni di persone particolarmente impegnate ed esposte a favore della cittadinanza e contro tutte le mafie.
Personalmente, mi attiverò affinché la Regione Calabria assuma e sostenga forti ed innovativi provvedimenti su temi tanto importanti per un territorio come quello calabrese, fortemente segnato dal malaffare e da una criminalità diffusa".
“Ho avuto la fortuna di collaborare con Mimmo Nasone durante la mia esperienza di presidente della Commissione contro la ‘ndrangheta del Consiglio Regionale della Calabria. Sono tanti i provvedimenti legislativi e le iniziative istituzionali scaturite da questa sinergia, che si è tra l’altro concretizzata anche nella inaugurazione della Bottega della Legalità di Palazzo Campanella. Per questo sono particolarmente turbato dalle minacce indirizzate al coordinatore di Libera Calabria”.
E’ quanto si legge in una nota di Salvatore Magarò, coordinatore dell’associazione “Più di Cento – Quelli della Legalità”, organismo di promozione sociale che si pone in Calabria come punto di riferimento per tutti coloro che intendono impegnarsi in iniziative di contrasto alla criminalità organizzata.
“A Mimmo Nasone rivolgo profonda solidarietà, sicuro di interpretare i sentimenti di tutti i calabresi onesti e laboriosi che sono, per fortuna, la stragrande maggioranza.
Mimmo, insieme al movimento di don Ciotti e senza mai arretrare di un millimetro, combatte tutti i giorni in prima linea per sostenere le persone perbene e sottrarle dai tentacoli delle cosche. Un lavoro infaticabile, non sempre adeguatamente supportato dalla politica, che genera risentimento tra le organizzazioni malavitose.
Esorto Nasone a non mollare, gli sono vicino con affetto ed auspico che le indagini avviate dalla magistratura e dalle forze dell’ordine possano assicurare alla giustizia i responsabili di questa grave intimidazione”.
Avviso Pubblico esprime solidarietà e vicinanza a Mimmo Nasone e a tutta Libera Calabria e condanna il vile atto intimidatorio rappresentato dalla lettera anonima recapitata al Sindaco di Palizzi e contenente minacce di morte ed insulti inqualificabili.
"Da anni - continua la nota - Nasone e Libera svolgono un ruolo importante in Calabria, mettendo in atto una serie di progetti che, da una parte, intaccano il consenso sociale di cui la ‘ndragheta si nutre da sempre e, dall’altro, offrono un concreto spiraglio di speranza a tanti giovani e persone oneste che vivono e operano in quella terra.
Avviso Pubblico chiede alle autorità competenti di adoperarsi rapidamente per fare piena luce sull'accaduto e per garantire la massima sicurezza personale a Mimmo Nasone ed ai suoi collaboratori, in modo che possano continuare a portare avanti l’azione di promozione della cultura della legalità con la necessaria serenità e determinazione di sempre".
"Abbiamo letto con sgomento e apprensione delle minacce di morte pervenute al coordinatore regionale di Libera, Mimmo Nasone.
In una terra dove è labile il confine tra società civile e “incivile”, dove un certo associazionismo e persino una certa antimafia camminano a braccetto con la ‘ndrangheta e con la cosiddetta borghesia mafiosa, abbiamo sempre riconosciuto in Mimmo una figura sincera e genuina che si è caratterizzata per la sua ferma opposizione allo strapotere della ‘ndrangheta e di tutte le espressioni occulte che tentano di bloccare ogni possibile giustizia sociale.
Certi che non sarà questa ennesima intimidazione a fermarlo, rinnoviamo a lui e a tutta Libera la nostra vicinanza e solidarietà". E' quanto scrivono c.s.o.a. Angelina Cartella, c.s.c. Nuvola Rossa e Collettivo UniRC - AteneinRivolta.
Il Presidente della Regione Mario Oliverio – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta – nell’esprimere la solidarietà al Coordinatore di “Libera Calabria” Mimmo Nasone per le minacce ricevute, ha detto: “Quanto accaduto al coordinatore di Libera Calabria, Mimmo Nasone, é l’esatta rappresentazione di una doppia Calabria. Da una parte coloro che contro la cultura mafiosa operano quotidianamente, promuovendo lo sviluppo dei territori nel segno della legalità e della trasparenza, dall’altra una Calabria, minoritaria e malvoluta, che cerca di imporre, con la forza della violenza e delle minacce, un’arretratezza culturale causa di povertà sociale ed economica. Contro quest’ultima è necessario impegnarsi fin da subito attivando, stimolando e sostenendo ogni possibile azione di contrasto a tutte le mafie. Nelle pubbliche amministrazioni come nell’economia, nello sport, nella sanità ed in ogni altro ambito promuoveremo una rete di riscatto dal malaffare che renda impossibile la penetrazione malavitosa per i pochi soggetti che vorrebbero imporla. Immagino, inoltre, di dare forma ad un progetto a lungo termine per la scuola primaria che coinvolga tutte le realtà presenti in Calabria in tema di lotta alle mafie, consapevole che la cultura della prepotenza e della sopraffazione debba essere debellata lì dove inizia a prendere forma”.
L’Auser Territoriale Rc-Locri condanna con fermezza il vile atto intimidatorio nei confronti di Mimmo Nasone, coordinatore regionale di Libera.
"Come associazione che collabora con Libera in un percorso di condivisione e promozione di valori quali legalità, giustizia sociale, solidarietà e cittadinanza attiva, esprimiamo la nostra piena vicinanza a Mimmo, convinti che questo gesto non gli impedirà di continuare la sua opera meritoria. E’ stato ed è di esempio per i nostri volontari e per il mondo del volontariato tutto".