Cavallaro (Cisal) sulla tentata aggressione al Segretario provinciale
“Accuse ingiuste, ingenerose e prive di fondamento. La Cisal non può essere posta sul banco degli accusati quando ha assunto, da tempi non sospetti e con prove documentali anche giornalistiche, il suo più concreto e vivo impegno in difesa dei sacrosanti diritti dei lavoratori dipendenti della Provincia di Vibo Valentia."E' quanto si legge in una nota di Franco Cavallaro Segretario Generale della Cisal
"Ne si può nascondere - si legge ancora - l’incisiva azione di protesta esercitata per lungo tempo nei confronti dell’ex Commissario Straordinario Mario Ciclosi che giunto a Vibo Valentia per tentare di sanare il bilancio ha finito per costringere molti lavoratori alla disperata ricerca di usurai per poter vivere e mantenere un po’ di dignità.
Forse qualcuno volutamente dimentica che a propiziare le dimissioni dello stesso Ciclosi è stata propria la Cisal con una campagna stampa senza respiro.
E’ evidente che la vile aggressione verbale espressa stamane nei confronti del segretario provinciale della Cisal, Filippo Curtosi, reo di essersi presentato nello spazio antistante palazzo ex Enel dove era in corso la giusta protesta dei dipendenti, per esternare a titolo personale ( perché dipendente dell’Ente) ed in nome e per conto del Sindacato, non può passare inosservata.
Un gesto che va severamente condannato e che va chiarito in tutte le sue responsabilità personali o di gruppo.
Mi chiedo anche se c’è qualcuno che è in grado di smentire che ogni volta che si è discusso dei gravi problemi che affliggono la Provincia la Cisal non sia stata lì, con il suo segretario provinciale e talvolta anche con altri dirigenti del sindacato, a testimoniare la propria solidarietà ed il proprio consistente apporto in termini di accusa sulla cattiva gestione dell’Ente, proponendo possibili soluzioni alla vertenza ?
E’ fortemente comprensibile lo stato di legittima disperazione di tutti i dipendenti ma non è consentito a chi vestendosi da scalmanato tenta di aggredire il segretario provinciale di un libero sindacato che, peraltro, evita danni fisici grazie al tempestivo intervento della polizia di stato.
In questa triste, avvilente- conclude Cavallaro - e sempre più amara vicenda la Cisal conferma il suo pieno sostegno alla grande lotta che i dipendenti della Provincia continuano a sostenere per una rivendicazione giusta, sacrosanta e legittima e proprio in funzione di tale impegno ed atteggiamento ha tutto il diritto di testimoniare, in ogni sede, la sua vicinanza alla gente che soffre, nella certezza che l’attenzione che viene impiegata per la soluzione della vertenza e che spesso non compare nei comunicati stampa, possa, alla fine, essere identificata dagli stessi lavoratori ”.