Scoperto presunto taglio abusivo di faggi in piena Sila
Gli agenti zoofili appartenenti al Servizio Nazionale Vigilanza per la tutela del patrimonio faunistico e naturale dello Stato della Lipu, operanti presso il Nucleo Operativo Provinciale di Cosenza con base a San Giovanni in Fiore, si sono imbattuti in un recente e taglio abusivo di circa cinquanta alberi di Faggio, di varia dimensione e pezzatura. Le guardie, erano impegnate in un servizio finalizzato alla ricerca di bocconi avvelenati all’interno dei boschi della Sila e rientrante nell’attività generale di tutela degli animali d’affezione e della fauna selvatica.
Nei boschi di Spina, agro di San Giovanni in Fiore, zona ricadente nel Parco Nazionale della Sila, qualche tempo addietro, venne rilevato lo strano taglio; ad insospettire gli agenti zoofili sono state le ceppaie nascoste con terriccio e foglie secche: con queste modalità, spesso, vengono occultati proprio i tagli abusivi. La zona è di notevole pregio ambientale e paesaggistico. Le guardie, essendo dei pubblici ufficiali con decreto di nomina prefettizio, ravvisando l’ipotesi che il fatto potesse costituire reato perseguibile d’ufficio, hanno proceduto a segnalarlo alla Procura della Repubblica di Cosenza, indicando i luoghi e le circostanze di quanto venuto a conoscenza con una dettagliata denuncia.
I tagli abusivi, ricordano dal servizio di vigilanza Lipu, spesso integrano gravi delitti puniti dal codice penale, come il furto, il danneggiamento e il deturpamento di bellezze ambientali; qualora si venga a conoscenza di presunti reati del genere è sempre consigliabile contattare il Corpo Forestale dello Stato al numero di emergenza ambientale 1515.