La Provincia di Cosenza con Animed contro la violenza sulle donne
Gremitissima soprattutto di studenti la sala dell’Istituto Professionale per i Servizi Alberghieri e di Ristorazione Mancini di Cosenza, in Via Gravina, dove stamane si è svolto il primo incontro del Progetto “Il Sangue Rosa_un’altra vita è possibile”, per informare e sensibilizzare sulla violenza di genere ed anche su quella consumata ai danni di minori
Importante la sinergia istituzionale intorno al Progetto e all’incontro: l’Associazione Animed, la Prefettura di Cosenza, l’Ufficio Scolastico Provinciale di Cosenza, l’Unical, l’Arcidiocesi Cosenza-Bisignano e la Provincia di Cosenza, insieme al giornalista Arcangelo Badolati, tutti uniti contro la violenza, hanno incontrato i giovani studenti dell’Alberghiero.
In rappresentanza della Provincia di Cosenza è intervenuto il dott. Giuseppe Nardi – dirigente del Mercato del Lavoro, Pari Opportunità e Formazione Professionale – che ha parlato di un tema annoso, che fa riferimento alla violenza sulle donne ma che coinvolge anche dei bambini innocenti e totalmente indifesi.
Per il dott. Nardi, ci troviamo di fronte ad una grande questione culturale: «Ciò che manca nel nostro Paese è un vero progetto culturale. Oppure, nella migliore delle ipotesi, esso va rinnovato. Concetti come “difesa” o “pena” dovrebbero stare a valle, lavorando innanzi tutto sulla prevenzione , sulla coscienza del cittadino, sulla cultura».
L’adesione della Provincia di Cosenza al Progetto “Il Sangue Rosa” vuole andare proprio in questa direzione, perché – ha concluso il dott. Giuseppe Nardi – «le sinergie istituzionali servono proprio a costruire un nuovo progetto culturale».