Teatro Primo, per la stagione teatrale in scena Haus

Reggio Calabria Tempo Libero

Sabato 7 Marzo alle 21, con apertura sala alle 20 e domenica 8 Marzo alle 18,15, apertura sala alle 17,30 al teatro Primo, a Villa San Giovanni, per la Stagione Teatrale 2014/2015 va in scena Haus di Mario Giorgi, realizzato e interpretato da Chiaraluce Fiorito.

Monologo romantico-umoristico, Haus parla di teatro ma non è uno spettacolo teorico. Partendo da un iperrealismo di situazione, presenta una figura femminile nel contempo calata nel quotidiano (per sensibilità, per emozioni) e da esso esclusa (per ruolo, per destino), alla ricerca di una “casa” che non trova, una casa di cui ignora l’indirizzo ma che si ostina a vagheggiare.

“Haus” di Mario Giorgi, autore bolognese, mi ha ispirato una sorta di stand up imperniata su un giro di boa tutto teatrale; Il testo parte da un iperrealismo di situazione e a poco a poco porta lo spettatore a interrogarsi su alcuni passaggi esistenziali attraverso la “macchina” umana\teatrale.

L’attrice si presenta al pubblico scusandosi perché non potrà fare lo spettacolo ma poi inizia a chiedersi quanto la fedeltà al testo e alla realizzazione giustifichi la sottomissione all’autore (come a un padre putativo) e cioè, per esempio, che senso abbia rimanere tutto il santo giorno in camerino a sognare una casa fuori dal Teatro…

A tratti passionale, a tratti ostile, l’attrice pare comunque tutta tesa a raggiungere l’essenza, la carnalità, la verità del suo creatore (l’autore); il problema però è che appunto non può andare in scena, dato che ha una brutta allergia della pelle e invece l’autore pretende da lei che reciti completamente nuda.

“Ma perché nuda? Perché devi spogliarti l’anima, davanti a loro.” “Haus”, un monologo senza veli.

Chiaraluce Fiorito, attrice e danzatrice, ha alternato teatro contemporaneo, teatro di narrazione e teatro classico, lavorando - tra gli altri - con Luca Ronconi, Franco Zeffirelli, Roberto Faenza, Antonio Calenda, Piero Maccarinelli, Renato Carpentieri.

Mario Giorgi, ha pubblicato libri di narrativa, tra cui Codice (Bollati Boringhieri) che vinse il Premio Calvino nel 1993, e ha scritto testi per teatro, radio, tv, tra cui Polo Est - Ostpol, Il giudice, Koppia, Il collo della bottiglia, 23 : 59, Pentimento, Giulio Cesare - Un anno di quindici mesi.