Operazione “Caffè Mary”, rito abbreviato: condanna per i 4 imputati
Sono stati condannati dal Gup di Reggio i quattro imputati nel processo, con rito abbreviato, scaturito dall’operazione “Caffè Mary” e accusati dei reati di tentata estorsione e intestazione fittizia di beni, quest'ultimo riqualificato dal giudice nella corrispondente fattispecie tentata.
Il Gup De Pascale ha inflitto 10 anni di carcere e 10 mila euro di multa rispettivamente, ai due reggini Giovanni Ficara, (detto “lo scagliolista”) 63enne e Domenico Ecelestino, 41enne; 7 anni di reclusione e 7mila euro di multa a Maria Ficara, 41enne del torinese; 3 anni e 4 mesi ad Arcangelo Mirisciotti, 30enne reggino.
L’operazione "Caffè Mary" fu eseguita dalla Squadra Mobile dello Stretto il 14 marzo del 2014 a seguito dell'incendio doloso che distrusse un bar cittadino, il caffè Mary di Melito Porto Salvo, appunto, dato alle fiamme verso le undici di sera del 27 settembre 2013 utilizzando del liquido infiammabile. Il locale era di proprietà di Giovanni Latella, 42 anni e dopo il fatto venne appurato che il bar era gestito da Maria Grazia Giuseppa Ficara con la collaborazione del marito Domenico Ecelestino. I quattro imputati erano ritenuti inseriti nella cosca di ‘ndrangheta dei Ficara.